Emanuele Salce, ospite di Serena Bortone nella nuova puntata di Oggi è un altro giorno, ricorda suo padre Luciano, raccontando aneddoti sulla sua vita. “Papà si era appena iscritto all’Accademia nel ’42 ma nel ’43 viene richiamato al fronte. Qualche tempo dopo sarà catturato dai nazisti e tenuto prigioniero in un lager per due anni.” Emanuele racconta allora che durante quel periodo “tenterà di scappare un paio di volte ma verrà tradito entrambe le volte da italiani reazionisti e catturato di nuovo”.



“L’assenza di mio padre da bambino? Ma soffrono senza sapere che soffrono i bambini, covano rancori, lo capisci dopo”, ha poi spiegato Emanuele Salce su Rai 1, ammettendo infine che “la cosa più importante che mi ha insegnato è imparare. Essere umile e mantenere vigile l’allievo che è in me.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



Luciano Salce, padre di Emanuele Salce: esordi e carriera

Tra gli ospiti di Serena Bortone nella puntata odierna di Oggi è un altro giorno c’è anche Emanuele Salce, attore e regista italiano di grande successo. La sua carriera sul grande schermo è stata influenzata, nel corso degli anni, dal lavoro del padre Luciano, anch’egli attore e regista oltre che sceneggiatore, conduttore e commediografo. Nato a Roma nel 1922, Luciano Salce fu istruito in collegio negli studi di Liceo classico e, sin da adolescente, si interessò al mondo dello spettacolo esibendosi in alcuni piccoli spettacoli.

Nel 1942 si iscrisse all’Accademia nazionale di arte drammatica e iniziò così la sua lunga attività professionale nel mondo del cinema e del teatro. Conobbe i più grandi, che all’epoca erano adolescenti e coltivavano la sua stessa passione, come Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Luciano Lucignani. Archiviati gli studi, negli anni ‘4o debuttò in tv mentre negli anni ’60 esordì come regista: tra le pellicole da lui dirette figurano Il federale, La voglia matta e La cuccagna.

Vittorio Gassman secondo padre di Emanuele Salce

Luciano Salce ha vissuto una storia d’amore al fianco dell’attrice Diletta D’Andrea, dalla cui relazione è nato il figlio Emanuele. Dopo la separazione, l’attrice si è in seguito unita sentimentalmente a Vittorio Gassman, con il quale si sposò a Velletri nel 1970. Emanuele Salce visse la separazione dei genitori da piccolissimo e, in seguito, conobbe il futuro compagno della madre, Vittorio Gassman appunto, con il quale visse dall’età di due anni e che divenne per lui come un secondo padre artistico.

Nello spettacolo teatrale Mumble Mumble, Emanuele Salce aveva raccontato la sua condizione di orfano di due padri, da un lato Luciano Salce, dall’altro Vittorio Gassman. “Li vedevo più spesso in televisione che a casa” aveva rivelato l’attore in una vecchia intervista a Vieni da me. Il lavoro dei suoi due padri spesso li costringeva a lasciare da sola la famiglia, come aveva spiegato Emanuele Salce ai microfoni di Caterina Balivo: “Avevano altri talenti, ma come papà erano un po’ meno presenti“.