Emanuele Salce, ospite a Oggi è un altro giorno, racconta il rapporto con il padre Luciano e a sua volta con Vittorio Gassmann che, in qualche modo, gli ha fatto un po’ da genitore. “Non erano i più bravi a fare i papà. Noi oggi li ricordiamo per quello che sono stati e con molto affetto, dal punto di vista privato avevano altre priorità e altri interessi.”, ha raccontato Emanuele.



Sull’appellativo di ‘bocca storta’ di Luciano, Emanuele ne ha raccontato il motivo: “Quando ha 13 anni ha un incidente d’auto e gli si rompe la faccia. Gli viene messa una protesi di oro zecchino. Quando viene chiamato al militare verrà catturato dai tedeschi e rimarrà in Germania per due anni. Lì, com’era noto, sottraevano denti d’oro, protesi… lui era rimasto con una mandibola d’oro e sopravvivere in quelle condizioni non fu certo facile.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



Chi è Luciano Salce, papà di Emanuele

Luciano Salce, noto anche con lo pseudonimo di Pilantra, è stato il padre di Emanuele Salce che per riconoscere suo figlio, per motivi burocratici l’ha fatto nascere a Londra nel 1966. L’attore però non è cresciuto solo in compagnia di un padre, bensì di due, infatti, sua madre Diletta D’Andrea subito dopo la sua nascita si è sposata con Vittorio Gassman con cui l’attore è cresciuto.

L’esordio artistico di Luciano Salce è avvenuto nel 1960 con il film tratto da un’opera di Maurice Hennequin e Paul BilhaudLe pillole di Ercole”. Agli inizi degli anni ’80 l’uomo è stato colpito da un ictus cerebrale che lo costrinse ad abbandonare la sua attività lavorativa per qualche anno. Il regista è scomparso il 17 dicembre del 1989 a seguito di alcune complicazioni sul suo stato di salute.

Luciano Salce, la medaglia in suo onore consegnata a suo figlio Emanuele

Durante un’intervista Emanuele Salce ha spiegato come sua mamma, Diletta D’Andrea, e suo padre, Luciano Salce, non si siano mai sposati: “Papà era precedentemente sposato ed era in attesa dell’annullamento della Sacra Rota che non arrivò in tempo. Infatti io sono nato a Londra che era l’unico modo per mio padre, all’epoca, di riconoscermi” raccontando anche di come dopo aver sistemato le faccende burocratiche i due non si siano comunque sposati perché all’interno della vita di sua mamma Diletta era entrato un altro uomo: “Quando è arrivato l’annullamento e avrebbero potuto sposarsi, mia madre si era innamorata di un suo amico, Vittorio Gassman e due giorni prima del matrimonio di mia madre, arrivò l’annullamento”.

Emanuele ha raccontato il rapporto con suo padre Luciano Salce, ma anche quello con Vittorio Gassman ammettendo come vedesse i due uomini più in televisione che in casa. Luciano Salce è stato omaggiato nel gennaio del 2021 dal Prefetto di Roma con una medagli d’onore alla memoria attraverso una medaglia consegnata a suo figlio per “I cittadini italiani, militari e civili, i quali, durante il secondo conflitto mondiale, hanno subito la deportazione e l’internamento nei campi nazisti dal 1943 al 1945”.