A Storie Italiane il caso di Luciano Scibilia, quello che viene considerato uno dei pedofili italiani più pericolosi del nostro Paese. E’ stato arrestato dopo anni di ricerche lo scorso 16 aprile, fermato dall’Interpol nella Repubblica Dominicana, in quel di Santo Domingo. L’uomo si fingeva un pranoterapeuta per molestare le sue vittime, e ad aiutarlo durante la sua latitanza sarebbe stata una donna. L’ex compagna di Scibilia al programma di Rai Uno racconta: “L’avevo incontrato la prima volta a scuola, faceva il portiere, era burbero e non mi piaceva inizialmente, poi mi dissero che era un pranoterapeuta molto bravo, e io avevo problemi di schiena quindi andai al suo studio. Mi lesse anche le carte e mi disse che io sarei stata la sua donna, lo presi per matto, ma alla fine lascia mio marito per stare con questa persona”.
All’inizio le cose andavano bene: “Era molto amorevole con le mie figlie, aveva sempre paura per loro, non voleva farle uscire dicendo che c’erano tanti pedofili in giro. E’ riuscito a raggirare tutti, pendevano dalle sue labbra, tutti pensavano fosse una persona magica, qualsiasi cosa voleva la otteneva e all’inizio era così in effetti”. Quindi la donna ha proseguito: “Io ero fuori di casa sempre per lavoro, le mie figlie mi dicevano che andava tutto bene ma dentro di me sentivo qualcosa di strano. Una volta vidi lui nudo sopra mia figlia, e lui disse che faceva dello shiatsu e che lo shiatsu si faceva nudi. La piccola aveva invece manie, accendeva sempre la luce diceva che sentiva le vocine. L’altra non parlava e poi ho scoperto che l’aveva minacciata, diceva che ci avrebbe ucciso”.
LUCIANO SCIBILIA, FREDELLA: “UN APPLAUSO ALLA POLIZIA ITALIANA”
La donna apprese tutto dal fidanzato della figlia più grande: “Mi chiamò e mi disse che gli aveva raccontato tutto, l’aveva violentata in tutti i modi e io sono crollata, pensavo ad un sogno e invece era un incubo”. Le due figlie sono state abusate per anni: “Violenze ripetute per anni, la piccola è andata in terapia e anche la sorella, ci vorrà tantissimo tempo, io mi sentirò in colpa a vita per cosa successo, stanno ancora subendo grossi traumi, soprattutto quella piccola, non ha subito violenza fisica ma psicologica”. Ma le sue figlie non sono state le uniche vittime: “Ne ha abbindolati parecchi, per tutti era un santone, un dio, lui si proclamava così. Mi auguro che le mie figlie trovino serenità e giustizia”. Sulla vicenda è poi intervenuto anche il collega giornalista Francesco Fredella, che in collegamento con Storie ha spiegato: “La polizia ha fatto un lavoro pazzesco, significa che non si scherza, questo caso farà scuola, era uno dei più pericolosi in questa lista mondiale, beccato in pochissimo tempo grazie al fiuto investigativo della polizia di Roma di cui siamo orgogliosi. La polizia ha salvato anche un bambino con questo arresto che probabilmente poteva essere un’altra vittima, sembra che il modus operandi sia sempre stato lo steso, ha abbindolato le persone dicendo di avere una realtà quasi normale, ma dico io, ci si può proferire Dio? Siamo realisti e apriamo gli occhi, quando c’è un minimo segnale di stranezza andate a denunciare perchè come vedete la polizia riesce poi ad agire”.