Lucien Morisse e “l’ossessione” per Dalida

Dalila è la donna di cui Lucien Morisse rimane affascinato a metà degli anni Cinquanta. In quel momento la carriera del produttore francese è all’apice e la vita sembra sorridergli, anche se pur di stare con la cantante dovrà prima divorziare dalla prima moglie. Cosa che fa nell’aprile del ’61, quando la relazione fra Morisse e Dalida è già ufficiale da cinque anni. I due però non riescono a superare lo scoglio del fatidico sì e pochi mesi dopo l’arrivo all’altare, sono già distanti. Con Dalida manterrà buoni rapporti anche in seguito, quando due anni più tardi sposerà la modella e attrice francobelga Agathe Aems, da cui avrà due figli. Nonostante questo non dimenticherà mai l’artista francese, lei che intanto l’ha già lasciato per un altro e ha trovato persino in terzo amore a cui concedersi. Morisse si ucciderà nel ’70 con una Walther Ppk 7,65, ricorda Il Fatto Quotidiano, la stessa arma che tempo prima aveva tolto la vita a Luigi Tenco. I due ex consorti infatti si trovavano insieme anche quella notte a Sanremo, quando il cantautore decide di togliersi la vita forse come protesta per l’eliminazione della sua canzone Ciao amore, ciao. Lo sottolinea Sandro Ciotti nel libro di Renzo Parodi dal titolo Luigi Tenco – canterò finché avrò qualcosa da dire. Un particolare che nei decenni e persino oggi desta qualche dubbio, soprattutto perché inspiegabile la presenza del produttore alla kermesse e un punto interrogativo, che rimarrà tale, sulla sua possibile connessione con alcuni misteri. Come il porto d’armi che il cantante aveva lasciato in bella vista nella camera d’albergo.



Chi è Lucien Morisse, il primo marito di Dalida

Amore e dramma sono andati a braccetto nella vita di Lucien Morisse, primo marito di Dalida e produttore francese conosciuto per il suo lavoro in Europe 1. Chi lo incontra in quei ruggenti anni Cinquanta lo definisce come un vero boss della radio, in grado di fare il bello e il cattivo tempo a seconda dei casi. Secondo la visione che Lisa Azuelos valorizza con il biopic Pygmalion, Morisse capisce ben presto di non poter unire famiglia e carriera. Soprattutto negli anni Sessanta, quando sia il produttore sia Dalida si trovano in uno dei momenti più alti della loro vita professionale. Gli interessi musicali di Dalida però non sarebbero stati sostenuti solo dall’uomo che le ama, ma anche del contorno e del dietro le quinte che si trova nell’ombra, alle spalle del discografico. Un clan che avrebbe visto come complice il Commissario di Polizia Arrigo Molinari, scrive nel suo libro di inchiesta il giornalista e scrittore Ferdinando Molteni, dal titolo Tenco50. Vita, morte e canzoni di un cantautore. Un filo rosso che diventa ancora più spesso se si pensa alla scia di morte e morti che inizierà proprio dal suicidio di Tenco, a cui seguirà quello di Morisse e infine di Dalida. A Molinari invece verrà riservata una fine più cruenta, una serie di coltellate che gli verranno inflitte nel settembre del 2005. Si parla quindi della mala, di un clan, di un collegamento oscuro fra Morisse ed alcune figure che potrebbero essere responsabili della morte di Tenco, ancora oggi un mistero tutto da chiarire.

Leggi anche