Nella corta (almeno per quanto ci si aspetterebbe dalla famosissima e bellissima ‘signora della musica italiana’) lista degli amori di Ornella Vanoni un posto importante è occupato sicuramente da Lucio Ardenzi, che fu l’unico a riuscire a portarla all’altare e a darle un figlio. Una relazione iniziata quasi per caso, poco dopo la difficile rottura con Giorgio Strehler e prima del (brevissimo) amore con Gino Paoli, finita altrettanto per caso per ragioni che non sono mai state veramente chiarite.
In diverse occasioni nel corso degli anni Ornella Vanoni si è quasi sempre guardata dal parlare pubblicamente di Lucio Ardenzi, mentre sugli altri due amori non sono mai mancate le dichiarazioni e, talvolta, le frecciatine. Così come i suoi altri due contendenti, Ardenzi quando iniziò la relazione con la ‘signora’ era già piuttosto affermato, sia in Italia che all’estero, come cantante e attore teatrale. Non si è mai capito veramente quando e come Ornella Vanoni e Lucio Ardenzi si conobbero, anche se probabilmente trovandosi nello stesso ambiente fu in qualche occasione formale o lavorativa, ma è certo che si sono sposati nel 1960. Due anni dopo nacque loro figlio Cristiano (che diede poi alla luce anni dopo Matteo e Camilla), mentre nel ’65 firmarono le carte del divorzio e si allontanarono l’una dall’altro.
La vita di Lucio Ardenzi dopo Ornella Vanoni e la carriera
Nonostante la fine della storia con la Vanoni, Lucio Ardenzi continuò con la sua vita e con la carriera, sposando poi alcuni anni più tardi l’attrice Erina Torelli, che diede alla luce la sua secondogenita, Francesca (e siamo al 1969). Sono seguiti alcuni anni in cui si concentrò con fermezza sul suo lavoro e sulla famiglia, ammalandosi di una non meglio definita malattia epatica che, il 2 luglio 2002 a 79 anni di età, causò il decesso dell’ex marito di Ornella Vanoni.
A livello lavorativo, invece, Lucio Ardenzi iniziò a farsi notare già nei primi anni ’40 quando presentò la sua canzone ‘Ombretta‘ eseguita con l’Orchestra Angelli; ma il successo arrivò solamente dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando fu tra i primissimi artisti italiani ad esibirsi (nel 1955) all’estero, con il supporto del Ministero dello Spettacolo. Più che come artista, però, tanto all’epoca quanto oggi, Lucio Ardenzi è ricordato per la sua carriera da talent scout nell’ambiente teatrale, con una compagnia che vantava (tra i tanti) anche i nomi di Franca Nuti, Giorgio Albertazzi e Luigi Vannucchi.