Provare a ritagliare un quadro di Lucio Battisti tra carriera, curiosità e valore artistico è quanto mai impossibile: le sue canzoni ancora oggi risuonano come colonne sonore di vita, come messaggi carichi di metafore, di sillogismi. Una poetica che ha raccontato l’amore, veicolato emozioni e forse nessuno dopo di lui è riuscito a farlo alla medesima maniera. Impossibile da emulare, mitico nell’ultima fase della sua carriera quando la sua figura sembrava irraggiungibile. Avrebbe potuto regalare ancora tanto al mondo della musica e agli appassionati se non fosse stato per quel tragico 9 settembre dove, come un fulmine a ciel sereno, arrivò la notizia della morte di Lucio Battisti.
Lucio Battisti, una firma inconfondibile sbiadita troppo presto: la discrezione sulle condizioni del cantautore
Le cause della morte di Lucio Battisti non sono mai state accertate in via ufficiale; come riporta Wikipedia, il cantautore venne improvvisamente ricoverato tra il 29 e il 30 agosto del 1998 ma la famiglia non volle in alcun modo che venisse diffuso il bollettino medico e informazioni riferite alle sue condizioni di salute. Dopo oltre 10 giorni di ricovero le sue condizioni divennero ancora più critiche rendendo necessario il trasferimento in terapia intensiva.
Lucio Battisti è morto il 9 settembre del 1998: le cause della sua scomparsa, così come le ragioni che lo costrinsero al ricovero, non sono mai state diffuse dalla famiglia. Come racconta Wikipedia, secondo alcune voci il decesso sarebbe dovuto ad un linfoma al fegato che già da tempo attanagliava la salute dell’artista. Parliamo però di fonti non ufficiali dato che l’unico referto medico recitava: “Il paziente, nonostante tutte le cure dei sanitari che lo hanno assistito, è deceduto per intervenute complicanze in un quadro clinico severo sin dall’esordio”.