Lucio Battisti, dalla malattia ai silenzi assordanti dopo la sua morte: il desiderio di privacy preteso dalla moglie e dalla famiglia

Lucio Battisti, uno dei cantanti più grandi di sempre della musica italiana, ha lasciato un segno indelebile con il suo stile straordinario e i suoi capolavori realizzati insieme a Mogol e, in un secondo momento, con Pasquale Panella. La sua carriera, segnata da successi indimenticabili, è stata interrotta da una malattia che lo aveva gradualmente allontanato dalle scene. Ma com’è morto Lucio Battisti?



Lucio Battisti è morto all’età di 55 anni. Se n’è andato a Milano il 9 settembre 1998, dopo oltre venticinque anni di carriera, con un totale di 17 album in studio e 25 milioni di dischi venduti. Le cause della sua morte non sono mai state rese note in via ufficiale, anche per volontà di sua moglie Grazia Letizia Veronese che ha sempre protetto la privacy della famiglia e del compagno.



Duri contrasti tra Grazia Letizia Veronese e Mogol dopo la morte di Lucio Battisti. Così parlo la moglie nel 2016: “Il suo scopo è fallito…”

Parlando invece della vita privata e sentimentale del cantante, Lucio Battisti e sua moglie Grazia Letizia Veronese sono sempre stati molto uniti. Dalla loro storia è nato il figlio Luca Filippo Carlo Battisti, che proprio come la mamma ha deciso di proteggere la privacy dell’amato padre. Non sono mancati gli scontri con Mogol, in questo senso, che evidentemente si è sentito ostacolato dalla famiglia di Battisti, dopo la sua scomparsa, per i diritti musicali.



“Mogol potrà abbinare “Acqua azzurra, acqua chiara” a un dentifricio, ma dovrà farsela cantare da uno dei suoi allievi del Cet di Tuscolano. Il suo scopo […] può dirsi fallito”, la stoccata della vedova di Lucio Battisti, Grazia Letizia Veronese, dopo la sentenza che risarciva il paroliere con 2,6 milioni (a fronte degli 8 chiesti) nel 2016.