Gli eredi di Lucio Battisti, la vedova Grazia Letizia Veronese ed il figlio Luca, hanno vinto in appello la lunga causa portata avanti contro la Sony dal 2017. La casa discografica aveva iniziato per prima la battaglia legale perchè voleva opporsi al diritto di veto posto dalla famiglia di Battisti per evitare qualsiasi forma di sfruttamento economico delle opere del celebre cantautore. Così come aveva tentato di fare Mogol nel 2021 per cercare di avere i diritti sulle canzoni sostenendo che la famiglia la diffusione commerciale del repertorio musicale del cantante.



La Corte d’Appello di Milano però ha respinto le richieste della Sony Music, di 8,5 milioni di euro per danni, di fatto confermando la sentenza di primo grado e confdannando l’etichetta al pagamento delle spese legali e processuali. Il legale Simone Veneziano ha commentato positivamente la conclusione del processo dichiarando che la decisione è “significativa” soprattutto perchè per la prima volta è stato stabilito da un giudice che le canzoni di Lucio Battisti non potranno essere utilizzate nè online nè per pubblicità senza il consenso degli eredi.



Eredi Lucio Battisti vincono causa contro la Sony “Non potrà utilizzare canzoni senza consenso della famiglia”

La sentenza in appello della Corte di Milano riguardo allo sfruttamento commerciale delle opere di Lucio Battisti rappresenta anche la vittoria della famiglia contro l’etichetta discografica che intendeva attraverso la causa legale, governare l’intera produzione musicale dell’artista utilizzandola per scopi economici senza richiedere l’autorizzazione dell’artista e dei suoi eredi che ne detengono i diritti a titolo di editori musicali.

La produzione artistica di uno tra i più importanti cantautori italiani, a 25 anni dalla scomparsa, continuerà ad essere disponibile online sulle maggiori piattaforme di ascolto come “patrimonio comune” della cultura musicale italiana, ma non potrà essere sfruttata per spot o altri tipi di produzione scelti esclusivamente dall’etichetta discografica. Anche se la guerra per i diritti non è ancora conclusa, la Sony Music ha infatti annunciato di voler proseguire con la causa impugnando la sentenza e procedendo al ricorso in Cassazione.