Lucio Dalla, chi è e com’è morto il cantante bolognese
Questa sera Rai3 regalerà uno speciale omaggio al pubblico e ai fan di Lucio Dalla che hanno amato e continuano ad apprezzare la sua musica e arte innata. Venuto a mancare il 1° marzo del 2012, Lucio Dalla ha segnato pagine molto importanti della canzone italiana e la sua scomparsa di conseguenza ha lasciato un vuoto incolmabile. Stroncato da un infarto mentre si trovava in Svizzera per una serie di concerti quando è stato colto da un malore improvviso che lo ha strappato alla vita, nato a Bologna si è formato come musicista jazz, considerato da tutti come uno dei già grandi cantautori italiani.
Lucio Dalla ha collaborato negli anni con colleghi illustri, da De Gregori fino a Mina, passando per Gianni Morandi, Pavarotti e Sting, tra i suoi brani più illustri si ricorda Caruso, capace di vendere oltre 38 milioni di copie, divenendo una delle canzoni italiane più amate di tutti i tempi.
Lucio Dalla confessò: “Non c’è nessuno uguale a me”
Nel corso di una storica intervista risalente al 1999, Lucio Dalla raccontò come nonostante i tanti paragoni spesi nel corso degli anni, non esistesse un artista in grado di ricordarlo. In qualche modo Lucio Dalla si è sempre riconosciuto come una figura unica:
“Questo mi dà un senso di solitudine ancora più forte della morte dei miei due colleghi. Non trovo mai nessuno che gioca come me, anche fisicamente, con la faccia, con le storie che crea. Secondo me la canzone è teatralità, e in questo mi sento un incrocio tra un siciliano e un anglo-americano”. E sul futuro, Lucio Dalla si lasciò andare a una profetica rivelazione sul mondo della musica, anticipando l’avvento delle piattaforme musicali che hanno ovviamente rivoluzionato il mondo della discografia: “Credo che il futuro sarà senza disco”.