L’eredità di Lucio Dalla: a chi spetta?
Lucio Dalla e l’eredità. Chi sono gli eredi dell’enorme patrimonio del cantautore bolognese scomparso il 1 marzo del 2012? A dieci anni dalla morte dell’indimenticabile Lucio, si discute ancora sul suo lascito economico. L’artista bolognese non ha avuto una famiglia né tantomeno dei figli. Non avendo lasciato alcun testamento, inoltre, la sua eredità artistica e materiale fatta di liquidità, diritti e immobili è stata suddivisa tra cinque eredi naturali. Si tratta dei parenti più stretti: i cugini Lino Zaccanti, Silvana Scaglione, Dea, Amelia e Luisa Melotti. Dopo la morte di quest’ultima, l’eredità è passata automaticamente ai figli Stefano e Daniele Cenacchi. Nulla sarebbe infine andato a Marco Alemanno, con il quale Lucio avrebbe “diviso gli ultimi anni di vita e di arte, né ad alcun membro del suo entourage”, come fece sapere La Repubblica pochi mesi dopo la morte dell’indimenticato Dalla.
Ma quanto ammonta l’eredità di Lucio Dalla? Stando a quanto trapelato dopo la morte il cantante aveva un patrimonio di 100 milioni e non solo. Da contare, infatti, anche i diritti d’autore su canzoni, validi per 70 anni, e una serie di beni immobili, tra cui l’appartamento di Via Massimo D’Azeglio a Bologna, oggi diventato un museo. A tutto ciò va aggiunto anche: terreni e appartamenti, uno yatch e alcune azioni finanziarie. Oltre al capitolo dei diritti Siae.
Lucio Dalla: il suo patrimonio ha un valore di 100 milioni
La morte di Lucio Dalla ha sconvolto il mondo dell’arte e della musica. L’artista bolognese è venuto a mancare il 1 marzo del 2012 stroncato da un infarto mentre era impegnato durante il Montreux Jazz Festival in Svizzera. Il genio indiscusso della musica italiana ci ha lasciato a soli 68 anni, a tre giorni dal compimento del suo 69esimo compleanno che avrebbe festeggiato il 4 marzo 2012. Una morte improvvisa che ha sconvolto i fan, ma ha visto gli erediti alla prese con una serie di cavilli burocratici per accedere all’ingente ricchezza dell’artista
Il patrimonio materiale di Lucio Dalla è stato quotato intorno ai 100 milioni, a cui vanno aggiunti: i diritti d’autore su canzoni, beni immobili, tra cui 2000 metri quadri suddivisi su tre piani della casa museo di Via Massimo D’Azeglio a Bologna (che secondo le stime ufficiali, scrive Il Fatto Quotidiano, dovrebbero valere attorno agli 11 milioni di euro), e poi terreni e appartamenti (tra cui uno a Milo, alle pendici dell’Etna dove abitava anche l’amico Franco Battiato, del presunto valore di 600mila euro, uno alle isole Tremiti di 840mila euro e un altro a Pesaro del medesimo presunto valore). C’è poi il capitolo dei diritti Siae che secondo le prime stime mai confermate si aggirerebbe dai 500mila agli 800mila euro. A questi andrebbe aggiunto l’ampio patrimonio di quadri e sculture presenti nell’appartamento-museo bolognese per un valore di circa 3 milioni di euro. Infine, altra grande passione di Dalla, le barche: la Brilla e Billy, una 22 metri uscita nel 2003 dal Cantiere Nautico Azzurro di Marotta prendeva i nomi dei suoi adorati cani e proprio a bordo dell’imbarcazione furono incise alcune delle sue più belle canzoni.