Lucio Dalla è morto 10 anni fa. Sembra incredibile che siano già trascorsi due lustri dalla dipartita di uno degli artisti più luminosi e amati della storia della musica italiana. Era il 1° marzo 2012 quando il cantante bolognese morì a Montreux, dopo un’esibizione al jazz festival locale e il pubblico italiano aveva avuto l’occasione di vederlo esibirsi pochi giorni prima, il 18 febbraio, al Festival di Sanremo, insieme a Pierdavide Carone. Ucciso da un infarto che non gli ha purtroppo lasciato scampo, Dalla rimane nell’immaginario collettivo del Belpaese e viene ricordato con grande affetto e un senso di nostalgia che, con il tempo, cresce.



L’Italia domani, 1° marzo, dalle 6 alle 9, si sveglierà sulle note del grande Lucio grazie a Rtl 102.5, che gli dedicherà una puntata speciale di “Non stop news“, il programma del mattino condotto da Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro. Grazie ad una scelta musicale mirata, verranno proposti alcuni dei suoi brani più belli per tre ore indimenticabili.



LUCIO DALLA: RTL 102.5 LO RICORDA CON OSPITI ILLUSTRI E AMICI DI SEMPRE

Quello pensato da Rtl 102.5 altro non è che un modo per ripercorrere la vita di Lucio Dalla grazie alle testimonianza di chi l’ha amato e vuole ricordarlo a cuore aperto: si tratta, in particolare, di Gianni Morandi, Ron, Samuele Bersani, Silvana Casato (sua addetta stampa per 35 anni), Daniele Caracchi (cugino di Lucio), che sarà in collegamento dalla storica casa-museo di via D’Azeglio a Bologna, ed Ernesto Assante, critico musicale e autore del libro “Lucio Dalla”.

Non solo: negli studi romani della prima radiovisione dello Stivale sarà presente anche Pierdavide Carone, il quale, come accennato in precedenza, prese parte nel 2012 al Festival di Sanremo con Lucio Dalla nelle vesti di direttore d’orchestra. Rtl 102.5, tra l’altro, ha sempre celebrato il grande cantautore nella sue scalette musicali. Domani, in occasione di “Non stop news”, andrà in onda in radiovisione un inedito e imperdibile backstage di Lucio negli studi di Rtl 102.5. Si tratta di un contributo d’archivio davvero prezioso e introvabile.