Lucio Dalla, undici anni fa la sua ultima apparizione al Festival di Sanremo, l’omaggio di Amadeus e Gianni Morandi
Undici anni dopo la sua morte, il Festival di Sanremo celebra, omaggia e ricorda l’indimenticabile Lucio Dalla. Proprio all’Ariston, il cantautore bolognese fece la sua ultima apparizione pubblica, prima della tragica ed improvvisa scomparsa a Montreux, dove si trovava in tour. Alla kermesse sanremese, in quell’edizione condotta da Gianni Morandi, Lucio Dalla aveva partecipato nel ruolo di direttore d’orchestra di Pierdavide Carone, in gara con Nanì, pezzo del quale fu anche coautore. Nella puntata di questa sera, venerdì 10 febbraio, il Festival di Sanremo vuole celebrare la carriera ed il poetico talento di Lucio Dalla, con Amadeus ed i suoi ospiti in prima linea per un omaggio autentico e appassionato.
“Io credo che l’amico è quello che quando hai bisogno ti dice “Ci sono”. Un grande amico, è stato Lucio Dalla”, ha raccontato Gianni Morandi in una intervista riportata dal Corriere dell’Umbria. “Abbiamo iniziato insieme, eravamo tifosi del Bologna. Fu Gino Paoli a spingerlo a cantare. Eravamo un bel gruppo, c’erano Dino, Michele Piero Focaccia. Lucio l’ultima apparizione televisiva l’ha fatta proprio qui a Sanremo quando io ero conduttore”, ha ricordato Morandi.
Lucio Dalla, quella volta in cui al Festival di Sanremo accompagnò il giovane Pierdavide Carone
Sono passati undici anni dalla scomparsa di Lucio Dalla, uno dei geni indiscussi della musica italiana. L’artista bolognese, come raccontavamo, apparì per l’ultima volta in tv proprio al Festival di Sanremo, dove accompagnava Pierdavide Carone, un giovane che Lucio Dalla fu ben lieto di accogliere sotto la propria ala. Il maestro supportò il ragazzo sul palco dell’Ariston con “Nanì”, brano che finì al quinto posto e che risultò l’ultimo brano di Dalla, che pochi giorni dopo la fine della kermesse, morì all’improvviso d’infarto mentre era all’Hotel Plaza di Montreux, al termine di un live ad uno dei festival jazz più importanti al mondo.
L’attività artistica del cantautore bolognese può essere divisa in quattro lunghe fasi che spaziano dalle origini jazz alla fase pop, passando per la collaborazione con Roversi e quella che è stata la sua piena maturità artistica. Grande curiosità di capire come il Festival di Sanremo celebrerà uno dei più grandi profili di sempre della musica italiana.