Lucio Poma: “Non possiamo minacciare di non comprare petrolio”

Nessun tetto al prezzo del gas, almeno secondo Lucio Poma, capoeconomista di Nomisma e professore di economia, che non vede come percorribile la via proposta e auspicata da tanti italiani. Come ha spiegato a Tgcom24 l’esperto, “L’Italia ha esportato tra gennaio e giugno 2022 2.2 miliardi di gas. Come, noi siamo così affannati a comprare il gas e ne esportiamo? Ne esportiamo perché in certi momenti, se il prezzo virtuale del prezzo del gas è più basso del PTF, cosa che avviene ogni tanto, i trader europei vendono il gas in Svizzera o Slovacchia. Siamo in un mercato internazionale, alterare prezzi solo da una parte genera dei paradossi”.



Andando più nello specifico delle scelte politiche e delle possibili soluzioni per andare incontro agli italiani, Lucio Poma ha affermato: “Trovo quasi impossibile fissare un tetto al gas e al petrolio. Hanno deciso di tagliare 2 milioni di barili di petrolio. Non possiamo minacciare di non comprare petrolio nel momento in cui Paesi stessi decidono di tagliare le quantità”.



Lucio Poma: “Lo Stato potrebbe farsi carico di pagare i fornitori”

Mentre in Italia si discute ancora del tetto al prezzo del gas, che secondo l’esperto Lucio Poma non è strada percorribile, Germania e Olanda hanno deciso di agire in questa maniera. “Acquisti comuni di gas per gli stoccaggi, una diplomazia energetica più coordinata per il gas con partner affidabili, una ulteriore riduzione della domanda, un indice più rappresentativo, ma su base volontaria, al Ttf”: sono queste alcune delle proposte dei due Paesi, avanzate nel dossier energia.

Secondo Germania e Olanda “può essere considerato un tetto al gas russo via gasdotto”. Una via percorribile potrebbe esserci anche per l’Italia, secondo il capoeconomista di Nomisma: “L’unica cosa che vedo possibile è che lo Stato si faccia carico di pagare i fornitori di gas o energia ed elettrica tra il prezzo di mercato e quello che chiedono al consumatore. Ma non cambiamo troppo così. A pagare, infatti, saranno sempre i cittadini, anche se non direttamente”.