L’ufficio di Zelensky al G7 ha reso noto un rapporto, nato dal lavoro di intelligence, che fornisce dettagli e retroscena sulla guerra. Secondo il documento, una ventina di aziende russe hanno contribuito a produrre 512 missili balistici nel 2022 e ne hanno programmato la produzione di altri 1.061 quest’anno. Sei mila missili balistici sarebbero stati lanciati dalla Russia contro l’Ucraina dallo scoppio della guerra, oltre la metà dei quali contro obiettivi civili e con 1.734 vittime civili.



Secondo Kiev, la Russia continua a colpire l’esercito avversario con i suoi missili a lungo e medio raggio solo perché sta continuando anche a costruirne, accelerando la produzione anche grazie al sostegno dei Paesi che non applicano le sanzioni. Il principale fornitore per le componenti elettroniche dei sistemi d’arma, sarebbe la Cina. Il tutto con la “complicità” dei Paesi democratici che non applicano controlli abbastanza rigorosi sulle riesportazioni dei semiconduttori prodotti in Occidente. Il blocco americano, infatti, non basta.



La denuncia di Zelensky

Nel documento reso noto dall’Ucraina al G7, si legge: “La Russia sta cercando di superare la qualità dei nostri scudi anti-missile con la quantità, aumentando la propria produzione di missili a scopo terroristico. Per raggiungere il suo obiettivo, la Russia si sta assicurando le forniture di componenti essenziali alla produzione missilistica. Purtroppo, lo Stato terrorista (la Russia, ndr) usa prodotti fatti da aziende che rappresentano il mondo libero”.

Il rapporto di Zelensky sottolinea che tra gli altri, il missile 3M-14 Kalibr di Mosca monta processori all’americana Texas Instruments e microchip degli altri grandi gruppi statunitensi Amd e Altera. Anche l’Iskander, un altro modello, è costruito con microchip prodotti negli Stati Uniti, in Giappone e dal gruppo olandese Nexperia. Così come altri materiali trovati nei resti dei missili russi in Ucraina sono prodotti da Paesi democratici. “I Paesi che rendono possibili le forniture per i missili russi dovrebbero immediatamente prendere misure per rafforzare i controlli”, scrive il governo di Kiev nel documento.