Lucrezia Lante Della Rovere si racconta in una lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera ripercorrendo gli anni vissuti con la madre Marina Ripa di Meana, scomparsa nel 2018. L’attrice parla di Marina Ripa di Meana come di una madre “forte, anche severa e bacchettona”. Il loro è stato un rapporto in cui non sono mancati i conflitti come accade spesso tra madre e figlia. Un episodio, in particolare, però, portò le due a non parlarsi per un anno.



Lucrezia Lante Della Rovere, all’epoca molgo giovane, con la madre partecipò alla Prima della Scala. «Io, ignara, in pelliccia dentro al teatro, lei fuori nella piazza davanti alla Scala mentre, a seno nudo in pieno gennaio, faceva una manifestazione animalista contro l’uso delle pellicce bruciandole… Venni travolta da un turbine di paparazzi, perché era clamoroso che la madre usasse la figlia per una denuncia sociale… Luca (Barbareschi ndr) che mi accompagnava, sembrava il mio bodyguard», racconta al Corriere della Sera. In seguito a quell’episodio “non ci parlai per un anno… Ma ora ci rido”.



Lucrezia Lante Della Rovere: “Mamma mi manca, era speciale. Quando ho avuto le mie figlie…”

Marina Ripa di Meana ha combattuto tante battaglie. Ricordandola, Lucrezia Lante Della Rovere la descrive come una donna speciale. “Mi manca sempre di più. A differenza di mio padre, che aveva il mal di vivere, si limitava a sopravvivere, era dipendente dall’alcol e non ha avuto una bella vita, ho ereditato per fortuna da lei dei cromosomi veramente tosti, direi maschili. Era una madre forte, anche severa e bacchettona”. Diventata mamma di Vittoria e Ludovica, nate dal suo rapporto con Giovanni Malagò quando aveva 21 anni, oggi è una giovane ed orgogliosa nonna.



“Per fortuna ho due bravissime figlie, che non fanno le attrici… E mi hanno dato quattro nipotini: tre femmine e un maschio […] Quando sento quelle vocine cucciolette che mi chiamano nonna Lu mi sciolgo, mi si apre il cuore… Poi scopriremo, strada facendo, se sarò capace di essere, almeno, una brava nonna».