Lucrezia Lante della Rovere, con il suo cognome importante e (in alcuni casi) pesante da portare sulle spalle, racconterà la sua lunga carriera nello spettacolo, fatta di numerosi successi, durante la diretta di ‘Da noi a ruota libera’. Una carriera, appunto, prolifica e che ha aiutato a renderla una delle attrici più apprezzate in Italia, con oltre 60 titoli (tra film e serie, ma senza considerare le oltre 30 opere teatrali) sulle spalle e diversi importanti riconoscimenti nazionali.
Forse non è neppure necessario ricordare la celebre carriera di Lucrezia Lante della Rovere, nata il 19 luglio 1966 e debuttata nello spettacolo ad appena 15 anni, quando iniziò a solcare la sue prime passerelle, diventando poi attrice pochi anni dopo, nel 1986. Fu l’abile mano di Mario Monicelli con il film ‘Speriamo che sia femmina‘ ad accompagnarla sul grande schermo, consegnandola agli annali della cinematografia nazionale con partecipazioni in pellicole come ‘Storia di ragazzi e di ragazze‘, ‘La carbonara‘, ‘Viola di mare‘ e ‘Benedetta follia‘. In pochi anni, poi, forte della sua ormai consolidata presenza scenica, Lucrezia Lante della Rovere è stata coinvolta anche in diversi programmi e fiction per il piccolo schermo, come la recente serie ‘Bella da morire‘ o il talent ‘Ballando con le stelle’.
Gli amori di Lucrezia Lante della Rovere e le figlie Vittoria e Ludovica
Dei primi anni di vita di Lucrezia Lante della Rovere le informazioni disponibili sono piuttosto scarne, soprattutto per via della sua discendenza ducale che presuppone (per costume) una certa riservatezza. Figlia del duca Alessandro Lante della Rovere e della stilista Marina Ripa di Meana, sembra aver trascorso un’infanzia tranquilla, segnata però dal peso del suo cognome e da una figura materna che l’ha sempre (a suo dire) oppressa, portandola a considerare l’ipotesi di rinnegare la sua stessa famiglia.
Dalle poche informazioni trapelate nel corso degli ultimi anni, sembra che Lucrezia Lante della Rovere abbia avuto almeno quattro relazioni “lunghe e appassionanti”, ma purtroppo “non eterne”, come ha recentemente raccontato al settimanale Oggi. L’amore più importante è sicuramente stato quello per Giovanni Malagò, che nel 1988 è culminato con la nascita di due gemelle (Ludovica e Vittoria), e si è concluso dopo 4 anni, seguito poi dalle relazioni con Luca Barbareschi, Marco Tirelli, Gianpaolo Tescari ed, infine, Emiliano Liuzzi. Tirando le somme della sua vita sentimentale, sempre su Oggi, Lucrezia Lante della Rovere ha confessato che dopo Liuzzi non ha più amato nessuno, e si è detta, anzi, “felicemente single da sette anni“. Ritiene la vita di coppia “sopravvalutata” e riconoscendo che “non riesco a immaginare una presenza maschile in casa mia“, confessa di aver “già dato” tutto quello che poteva in amore.