“Ho raccontato la mia vita perché sono stata spesso raccontata da altre persone: dai giornalisti, da mia madre, da attrice… Più volte mi è stato chiesto di scrivere un’autobiografia e ho sempre rifiutato. Mi sembrava inutile. Poi c’è stata la pandemia…”: così Lucrezia Lante Della Rovere a Oggi è un altro giorno su “Apnea”, il libro da poco pubblicato.
“Ho ancora la paura di sbagliare. Io mi do forza per non fare vedere questa mia paura, anche se mi metto in discussione”, ha rivelato l’attrice, che ha parlato anche del rapporto con il padre e delle difficoltà incontrate durante l’infanzia: “Non c’era una lira. Ora lo posso raccontare ridendo. Mio padre aveva la dipendenza dall’alcol e tutto ciò si riversava sulla sua vita, senza lavoro… Non aveva i soldi per pagarsi la bolletta del telefono”.
LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE A TUTTO TONDO
Tornando agli inizi della sua carriera, Lucrezia Lante Della Rovere ha ammesso che la madre Marina Ripa di Meana non era felicissima: “Io facevo la modella e avevo un’autonomia, avevo parametri diversi. Quando le raccontai di quel contratto, mi disse di mandarli a quel Paese. Mi disse che mi volevano fregare. Io chiamai mio nonno, avvocato, perché mi sembrava un’occasione importante”. Non poteva mancare una riflessione sulla morte di Emiliano Liuzzi, ex compagno scomparso nel 2016: “Non ci siamo fatti mancare nulla. La vita è così: un momento c’è, l’attimo dopo sparisce”. Lucrezia Lante Della Rovere ha spiegato come ha superato quel momento difficile: “Ho avuto mesi di paralisi per il troppo dolore. Poi per fortuna il mio lavoro mi ha aiutato, con il ‘ceffo’, Luca Barbareschi, che mi ha offerto una bellissima serie tv. Sono entrata in un turbinio di lavoro intensissimo che mi ha distratta. Il lavoro è la mia passione e sono stata a contatto con le persone”.