L’uomo del quale ho avuto più paura nella mia vita è stato mio padre“. Sono parole forti quelle che Lucrezia Lante della Rovere affida all’ultimo numero di TvMia, il settimanale che l’ha intervistata alla vigilia della messa in onda dell’ultima puntata di Bella da morire, la fiction di Rai Uno con Cristiana Capotondi incentrata su femminicidio e violenza di genere. L’attrice ha spiegato il suo punto di vista alla luce della sua esperienza personale: “Non ho mai vissuto violenza, né sono stata vittima di atti persecutori. Sono convinta, però, che la donna debba essere consapevole che se invita qualcuno a casa, si espone a qualche rischio…“. Ma a cosa si devono quelle parole forti nei confronti di Alessandro Lante della Rovere da parte della note interprete? In verità non è la prima volta che Lucrezia si riferisce in questi termini al padre…



LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE: “MIO PADRE MALTRATTAVA MIA MADRE”

Già qualche tempo fa Lucrezia Lante della Rovere spiegò di aver avuto paura del papà poiché questi aveva “una forte dipendenza dall’alcol e perdeva il controllo“. Oggi l’attrice conferma: “Mio padre perdeva il controllo e maltrattava mia madre“. E proprio mamma Marina Ripa di Meana, ricorda Lucrezia, “diceva sempre che sono stata fortunata a non avere mai avuto uomini violenti. Aveva ragione, ma io, purtroppo, so ugualmente cosa significa essere maltrattata da un uomo. Anche se ero bambina, ricordo molto bene i modi violenti che mio padre usava con lei“. Nell’intervista c’è spazio anche per un breve passaggio dedicato al personaggio che la Lante della Rovere interpreta nella fiction Bella da morire, il Procuratore Capo Giuditta Doria: “Somiglia a me, essendo una donna decisa e determinata, proprio come lo sono io“.

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