Emergono i diari inquietanti di Lucy Letby, l’infermiera britannica che accusata di aver ucciso sette bambini. Come si legge sul sito dei colleghi di Today, la stessa avrebbe redatto appunto una sorta di diario in cui avrebbe apposto la foto della piccola vittima con a fianco delle didascalie a dir poco preoccupanti, come ad esempio «non so se li ho uccisi. Forse l’ho fatto. Forse è tutto merito mio». La 33enne inglese è accusata di aver assassinato sette bambini presso l’ospedale Countess of Chester Hospital, nel Regno Unito, durante il periodo che va dal giugno 2015 al giugno dell’anno successivo.
Inoltre, secondo l’accusa, avrebbe tentato di assassinarne altri dieci. Il diario di cui sopra confermerebbe quindi le terribili ipotesi visto che l’infermiera killer avrebbe annotato i giorni in cui i piccoli pazienti sarebbero stati uccisi nell’ospedale dove la stessa lavorava, insieme anche alla data di nascita. Inoltre, nell’abitazione di Lucy Letby, sono stati rinvenuti alcuni post-it con delle frasi in cui la stessa si definiva «persona orribile e malvagia» e affermava di averli «uccisi di proposito».
LUCY LETBY, INFERMIERA KILLER HA UCCISO 7 BIMBI: AVREBBE AGGREDITO PIU’ VOLTE I PICCOLI
L’infermiera è stata arrestata nel 2018 e in alcune note emerse sempre in questi giorni, la stessa proclama la sua innocenza: «Non ho fatto niente di male e loro non hanno prove, quindi perché ho dovuto nascondermi?». Secondo le indagini degli inquirenti i bambini sarebbero morti dopo che gli stessi avrebbero ricevuto latte ma anche aria, insulina e altri liquidi in eccesso.
Tra le vittime vi sarebbero due bambini di un parto gemellare, mentre il terzo gemello si sarebbe salvato, nonostante abbia ricevuto un eccesso di aria e liquido limpido che ha messo in serio pericolo la sua vita. Letby, non contenta, avrebbe tentato di uccidere il neonato, venuto al mondo prematuro, altre due volte, prima di essere portato via dall’ospedale. Secondo i pubblici ministeri molti neonati sarebbero sopravvissuti a più attacchi della stessa infermiera diabolica, prima di morire.