L’ultimo traguardo tra gli obiettivi green dell’Europa è il divieto di circolazione ai trasporti pubblici come autobus e camion alimentati a benzina. Questo è stato uno tra gli argomenti, inserito nell’ultimo consiglio di Bruxelles, cercando di ottenere l’approvazione in tempi brevi, prima del voto che potrebbe cambiare la legislatura europea. Per ridurre l’impatto delle emissioni di CO2 infatti, si la direttiva prevede un ricambio obbligatorio di tutti i mezzi che utilizzano combustibili con quelli a batteria. Nonostante alcuni paesi, compresa l’Italia avevano votato contro, il testo è comunque passato.



I problemi che questa scelta potrebbe comportare però sarebbero notevoli. Primo perché aumenteranno i costi per le compagnie e di conseguenza anche per i consumatori, e secondo perchè anche i rischi derivati dall’uso di mezzi a batteria, con maggiore peso, potrebbero essere più elevati. L’Ue poi, non ha considerato alcuni fattori, negli obiettivi di riduzione delle emissioni, che per il 26% sono derivate dai trasporti su strada, ma che questa percentuale è nettamente inferiore a quelle prodotte dalle centrali a carbone riaperte in Germania per necessità energetica, dopo la drastica decisione di chiudere tutte le centrali nucleari.



Nuova direttiva Ue camion e bus: entro il 2030 il 45% dei mezzi dovrà essere elettrico

Cosa prevede la nuova direttiva Ue sui camion e bus, approvata proprio prima delle elezioni, con l’obiettivo di estendere i divieti ai combustibili fossili per la riduzione delle emissioni di CO2? Nello specifico i trasporti alimentati a benzina e diesel, dovranno subire una sostituzione obbligatoria con l’elettrico, che dovrà avvenire, anche se gradualmente, entro il 2030 del 45% di tutti i mezzi pesanti. Ma già per il 2025 le percentuali di riduzione dovranno essere almeno pari al 25% per quanto riguarda gli autocarri che superano le 16 tonnellate, e questo era stato inserito già nella precedente direttiva che stabiliva i traguardi.



Le case di produzione quindi inizieranno inevitabilmente a non proporre più questi modelli, ma le alternative scarseggiano. Perché ancora camion e bus completamente elettrici o alimentati da idrogeno verde non sono una realtà concreta. Solo pochissime aziende di nicchia stanno sperimentando lo sviluppo di tali modelli. Critiche sono arrivate da tutte le associazioni di categoria. In Italia dal presidente della Federazione Autotrasportatori Paolo Uggè che ha dichiarato al quotidiano La Verità: “Le decisioni Ue sono frutto di una politica ideologica che penalizza tutte le attività legate alla mobilità“.