Il nome e la voce di Luigi Avella sono entrati nelle cronache legate alle presunte apparizioni della Madonna di Trevignano, protagonista la sedicente veggente Gisella Cardia (al secolo Maria Giuseppa Scarpulla), con un carico di pesanti ombre e accuse che lo stesso ha rivolto alla donna e al marito, Gianni Cardia, sostenendo di essere stato “truffato“. L’uomo, che ora chiede indietro le sue donazioni, ha dichiarato di aver dato 122mila euro alla coppia perché convinto della genuinità di una storia ora finita anche sotto i riflettori della giustizia.
I soldi che Luigi Avella dice di aver versato, come da lui stesso dichiarato a Le Iene, sarebbero stati donati per la realizzazione di opere di bonifica e messa in sicurezza dell’area in cui Gisella Cardia riferisce di ricevere i messaggi mariani ogni 3 del mese, un luogo di Trevignano ormai noto come la “collina delle apparizioni“, ma secondo Luigi Avella sarebbero stati dirottati su spese non inerenti all’originario scopo. Accuse che Gisella Cardia e suo marito hanno respinto, ma che continuano ad alimentare il dibattito sulla vicenda delle “apparizioni” che ha visto la donna balzare in testa all’attenzione mediatica per il suo presunto contatto regolare con la Madonna. Luigi Avella sarebbe passato dalla posizione di amico tra i più fidati a quella di primo antagonista di Gisella Cardia, pronto a dare battaglia per “smascherare” quello che oggi definisce come un raggiro, una trama “demoniaca” che lo vedrebbe nel ruolo di vittima della sedicente veggente.
Chi è Luigi Avella, l’ex amico di Gisella Cardia e suo primo antagonista sul caso apparizioni a Trevignano
Luigi Avella ha parlato del suo curriculum a Le Iene durante un servizio in cui ha esposto le sue accuse contro la sedicente veggente Gisella Cardia e il marito della donna, Gianni Cardia, a suo dire registi di una truffa che gli sarebbe costata migliaia di euro. Secondo il suo racconto, la coppia avrebbe approfittato della sua generosità e delle sue disponibilità economiche per ricevere donazioni importanti destinandole in parte a spese personali non attinenti alla ragione per cui Avella li avrebbe donati. Ora che le presunte apparizioni della Madonna di Trevignano sono diventate oggetto di un caso non più solo mediatico, ma dai possibili risvolti anche giudiziari, la voce di Luigi Avella si contrappone a quella della sedicente veggente e del consorte in una battaglia senza esclusione di colpi, consumata tra denunce e dichiarazioni davanti telecamere in cui fioccano reciproche accuse.
“Per dieci anni sono stato al Gabinetto del ministro del Tesoro – ha dichiarato Luigi Avella in tv –, l’allora presidente della Repubblica Cossiga mi ha nominato Cavaliere, Napolitano mi ha conferito l’onorificenza di Ufficiale della Repubblica. Sono un servitore della patria“. All’età di 18 anni, secondo il suo racconto, Avella si sarebbe avvicinato alla Madonna. Alle spalle un diploma di geometra e una laurea in Giurisprudenza, ha spiegato di aver conseguito un dottorato in Mariologia e di aver appreso delle presunte visioni e apparizioni di Gisella Cardia nel 2018. È allora che si sarebbero conosciuti, intrecciando un rapporto d’amicizia che poi lo avrebbe portato a darle un contributo economico importante. Nel tempo, a suo dire, si sarebbe convinto di essere stato raggirato e per questo avrebbe chiesto la restituzione dei soldi che dice di aver versato (l’uomo parla di 122mila euro di donazioni) alla sedicente veggente e al marito.
Luigi Avella contro Gisella Cardia: “Rivoglio indietro i soldi”
Luigi Avella ha dichiarato apertamente di sentirsi truffato nella vicenda delle presunte apparizioni mariane a Trevignano, e ha dichiarato di rivolere indietro i soldi delle donazioni che avrebbe fatto in passato. Dopo essersi avvicinato alla storia di Gisella Cardia ed essersi convinto della bontà della sua dote di veggente, Luigi Avella si sarebbe offerto di dare un sostegno concreto nella vicenda: “122mila euro – ha dichiarato l’uomo a Le Iene –, tutti in assegni tracciabili, di cui 92mila euro direttamente all’associazione Madonna di Trevignano e 30mila euro con assegno nominativo a Gianni Cardia“.
Le dichiarazioni di Luigi Avella riguardano anche la sua convinzione che Gisella Cardia gli abbia mandato “il diavolo” a casa: “Non mi fece nulla – ha raccontato l’uomo davanti alle telecamere –, però lo sguardo incuteva molta paura. Fu un attimo, il tempo di vedere com’era vestito: pantalone blu, altezza un metro e novanta, 30enne, maglietta bianca a fiorelli“. Sarebbe questo “l’identikit” del demonio che Luigi Avella dice di aver trovato alla sua porta anche il giorno successivo, addosso, a suo dire, gli stessi indumenti: “Era vestito uguale anche il giorno dopo, il demonio non è che si fa la doccia“. Dopo questi episodi, Avella sostiene che la sedicente veggente lo avrebbe persino “esorcizzato”. Oggi, ritiene che le visioni di Gisella Cardia siano vere e che riesca effettivamente a “predire il futuro”, ma non si tratterebbe di messaggi della Madonna: Luigi Avella, secondo quanto riportato a Le Iene, è convinto che la donna sia “messaggero del demonio”, che abbia un potere speciale dovuto al male. Una storia sempre più intricata, quella della Madonna di Trevignano, forse destinata a far discutere ancora a lungo.