Era uno dei fedeli più assidui e poi è diventato il principale accusatore, dopo essersi accorto di alcune “anomalie” nella storia delle presunte apparizioni della Madonna di Trevignano alla sedicente veggente Gisella Cardia. Lui è Luigi Avella, ex amico della donna che si sarebbe allontanato progressivamente da lei e l’ha denunciata, dando impulso all’apertura di un fascicolo per l’ipotesi di truffa aggravata in cui, stando a quanto ricostruisce Ansa, risulterebbe indagata con il marito Gianni Cardia. 



Le Iene presentano Inside torna sul caso dopo le recenti novità, e si torna a parlare dei protagonisti della vicenda mentre le cronache continuano a seguire l’ombra di un possibile sbocco giudiziario. La Chiesa ha bollato come “non soprannaturali” i fatti di cui i coniugi Cardia parlano da anni, e lo spettro della “scomunica” si è fatto strada con quanto decretato dal vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi, nel marzo scorso: non c’è nulla di prodigioso nella questione di Trevignano.



Luigi Avella contro Gisella Cardia: “Il mio errore è stato credere a una semplice frase…”

Luigi Avella ha parlato spesso in televisione dopo l’esplosione del caso e l’apertura di una serie di accertamenti sulle presunte apparizioni della Madonna di Trevignano. L’ex seguace di Gisella Cardia l’ha denunciata perché avrebbe donato 123mila euro all’associazione omonima e poi si sarebbe pentito, dopo aver scoperto presunte anomalie nella storia della sedicente veggente. L’iscrizione della donna e del marito nel registro degli indagati sarebbe stata disposta dalla Procura di Civitavecchia per l’ipotesi di reato di truffa aggravata, e l’inchiesta è in corso.



Ai microfoni di Mattino 4, Luigi Avella si è scagliato contro la coppia e in particolare contro Gisella Cardia sostenendo di aver commesso un grande errore: “Credere a una semplice frase: ‘La Madonna mi ha detto…'”. “A me interessa poco dei soldi, mi interessa invece l’inganno, lo dico in modo che aumentino le querele. Persone importanti che mi hanno illuso con la loro presenza su quella collina“.

Il caso delle donazioni nella vicenda Madonna di Trevignano

Il racconto di Luigi Avella è stato trasmesso anche a Le Iene, dove l’ex seguace di Gisella Cardia ha parlato della questione delle donazioni e dei soldi che avrebbe dato all’associazione prima di scoprire, a suo dire, l’inganno. L’uomo si è rivolto alle autorità per chiedere indietro le somme versate, di cui ha fatto un breve resoconto ai microfoni della trasmissione: “122mila euro, tutti in assegni tracciabili, di cui 92mila euro direttamente all’associazione Madonna di Trevignano e 30mila euro con assegno nominativo a Gianni Cardia“.

Luigi Avella aveva già annunciato di voler portare tutto davanti ad un giudice: “I membri dell’associazione sono stati querelati per appropriazione indebita in data 28 luglio 2023 alla Finanza – ha dichiarato -, per cui il discorso sarà portato davanti all’autorità giudiziaria. Spero di vederli in galera“. Dal canto suo, Gisella Cardia ha sempre respinto le accuse e si è detta pronta a rimettersi al giudizio di un tribunale. La vicenda, nonostante i mesi trascorsi, è più incandescente che mai.