Luigi è il padre di Silvio Berlusconi, un’ex soldato antifascista che durante la guerra dovette rifugiarsi in Svizzera: “Non scorderò mai i bombardamenti alleati a Milano nel 1943″ dichiarava l’ex Premier ricordando il genitore: “Mio padre, soldato dell’esercito italiano, era antifascista. Dopo l’8 settembre si rifugiò in Svizzera e noi ci ritrovammo soli“.



Per un lungo periodo il noto politico non ha potuto crescere con suo padre; questo è stato motivo di grande sofferenza ma quando ha potuto riabbracciarlo è stato un bellissimo momento. Il padre di Silvio Berlusconi era un’impiegato  della banca Rasini, costretto ad abbondare Milano a causa dell’occupazione tedesca.



Chi è il padre di Silvio Berlusconi: esiliato in Svizzera perchè anti-fascista

Il padre di Silvio Berlusconi si era opposto, come molti altri, al regime fascista che vigeva in Italia durante la guerra. Proprio a causa delle sue idee politiche è stato costretto a rifugiarsi in Svizzera: “E’ un paese cui sono profondamente legato. Mio padre fuggi in Svizzera per 3 anni a causa della persecuzione fascista. La vostra ospitalità gli rimase sempre nel cuore e anche io vi sono grato” dichiarava il fondatore di Forza Italia.

E ancora: “Durante l’esilio di mio padre lo aspettavo alla fermata del tram a Oltrona San Mamete, in provincia di Como. Ogni giorno mi sedevo in attesa del suo arrivo e ogni giorno piangevo lacrime amare. Ma una mattina scese davvero da quel tram che arrivava dalla Svizzera e fu il giorno più felice della mia vita“. Berlusconi cresce, infatti, solo con la madre Rosella Bossi che gli è sempre rimasta vicino con orgoglio. Ricordando il padre il noto politico, scomparso lo scorso anno, diceva: “Lui sapeva farci stare bene. Io dicevo che mio padre si portava il sole in tasca“.