Luigi Busà sarà ospite oggi della trasmissione di Rai Uno “Oggi è un altro giorno”, che gli permetterà dunque di raccontare la propria vita e la propria carriera, culminata nel trionfo con medaglia d’oro alle Olimpiadi Tokyo 2020, di cui Luigi Busà è stato uno dei (tanti, per fortuna) meravigliosi protagonisti italiani. Il karateka siciliano, nato ad Avola (Siracusa) il 9 ottobre 1987, ha infatti vinto una delle dieci medaglie d’oro dell’Italia ai Giochi in Giappone, trionfo storico perché ottenuto nella prima edizione delle Olimpiadi aperta al karate, nella patria di questa arte marziale e occasione forse anche unica, perché il karatè uscirà dal programma olimpico già a Parigi 2024 e chissà se vi rientrerà a Los Angeles 2028, quando però il nostro Luigi Busà avrà già compiuto i 40 anni.

Il 6 agosto 2021 passava dunque il “treno” che forse non tornerà mai più e che Luigi Busà ha preso al volo. Un eccellente cammino nel girone di qualificazione, chiuso al primo posto con tre vittorie e una sconfitta su quattro combattimenti, ha portato il karateka siciliano tra i primi quattro e dunque in semifinale; qui la vittoria con il punteggio di 3-0 contro l’ucraino Stanislav Horuna ha portato Luigi Busà nella finale per l’oro, nella quale il siciliano ha affrontato il suo storico rivale Rafael Aghayev, l’azero che è l’altro fenomeno della categoria (kumite 75 kg). La finale più importante della vita tuttavia è stata vinta dall’azzurro, che si è imposto per 1-0 per prendersi la medaglia d’oro alle Olimpiadi Tokyo 2020.

LUIGI BUSÀ, DA RAGAZZINO SOVRAPPESO A CAMPIONE OLIMPICO

La storia di Luigi Busà parte però da una famiglia molto unita e con la comune passione per il karate, praticato anche dalle tre sorelle Stephanie, Cristina e Lorena grazie a papà Nello, che è stato il loro primo maestro, ex tecnico della Nazionale giovanile italiana di karate e fondatore dell’Asd Centro Arti Marziali ad Avola. Aveva fatto molto notizia, subito dopo il trionfo olimpico, il fatto che da ragazzino Luigi Busà fosse sovrappeso e per questo nel mirino dei bulli che lo prendevano in giro: “Sono stati mio padre Nello e il karate ad educarmi l’anima”, ha dichiarato Luigi con la medaglia d’oro al collo.

Luigi Busà, il “Gorilla d’Avola”, ha un curriculum impressionante: è stato il più giovane campione del Mondo di karate nel 2006 e ai Mondiali ha vinto anche un altro oro nel 2012 più tre argenti nel 2010, 2014 e 2018 e un bronzo nel 2016; agli Europei invece Busà ha vinto cinque ori nel 2007, 2012, 2014, 2017 e 2019, due argenti e sei bronzi. Ecco poi un argento ai Giochi Europei 2015, due ai Giochi del Mediterraneo e 14 titoli di campione italiano. Luigi Busà inoltre è grande tifoso dell’Inter e amante della musica latina. Quanto alla vita privata, Luigi Busà è sposato dall’11 settembre 2020 con Laura Pasqua, karateka a sua volta, che ha conquistato con il tempo: un’altra vittoria costruita con pazienza dal Gorilla di Avola.