Tra il 2015 e il 2017, anno della misteriosa scomparsa, Luigi Celentano, per tutti “Giggino Wi-Fi”, denunciò quattro persone. Tra queste anche l’allora compagno convivente della madre, accusato dal ragazzo di minacce e insulti che, in più occasioni, lo avrebbero visto costretto a stare fuori casa. L’uomo, raggiunto dai microfoni di Chi l’ha visto?, ha respinto ogni addebito sostenendo di non averlo mai maltrattato, ma due testimoni hanno riferito alla trasmissione che il patrigno di Luigi Celentano sarebbe arrivato addirittura a negargli il cibo.



Luigi Celentano aveva 18 anni all’epoca della sparizione, avvenuta a Meta di Sorrento (Napoli) dove viveva con la famiglia. Il 12 febbraio 2017, intorno alla mezzanotte, sarebbe uscito di casa e non vi ha più fatto ritorno. Poco dopo avrebbe raggiunto l’abitazione dello zio a Vico Equense e gli avrebbe detto che qualcuno voleva ucciderlo. Sarebbe andato via nel giro di pochi minuti e di lui, da quel momento, si è persa ogni traccia.



Luigi Celentano “Giggino Wi-Fi”: chi denunciò prima di sparire

Secondo quanto riportato dalla trasmissione di Federica Sciarelli, in questi giorni si sta celebrando un processo a Napoli che deriva da una delle due denunce presentate da Luigi Celentano prima della scomparsa. Si tratta di un procedimento che riguarda tre giovani, minorenni nel 2015, all’epoca in cui Giggino Wi-Fi ha chiesto aiuto ai carabinieri, accusati dal ragazzo di bullismo. Uno scenario confermato dalla madre e dall’allora fidanzata di Luigi Celentano. “C’era un gruppo di bulli – ha dichiarato la prima – che gli dava fastidio in continuazione tant’è vero che, soprattutto negli ultimi mesi prima della scomparsa, tornava a casa sempre con qualche segno, lividi, fino alla rottura del braccio, occhi gonfi… Gli dicevo: ‘Ma è possibile? Perché ti hanno preso così di mira?’. Mio figlio, quasi tutte le sere, tornava con i graffi. Ho detto ‘Basta, dobbiamo denunciare questa situazione’“.



Il 14 dicembre 2015, Luigi Celentano si è recato dai carabinieri proprio per denunciare quei ragazzi, sono tre e oggi sono a processo mentre di Giggino Wi-Fi non si hanno notizie da anni. Due di loro, difesi dall’avvocato Mariagrazia Santosuosso, secondo quanto dichiarato dal legale “sono imputati di concorso tra loro perché minacciavano in più occasioni Celentano Luigi, proferendo al suo indirizzo parole come ‘Ti scassiamo la faccia’, ‘Ti uccidiamo’, ‘Sei una m***a umana’, ‘Sei un ces*o’, ‘Sei un ricch***e, ritardato, gay’“. Secondo il tribunale, proprio quegli atti di bullismo avrebbero provocato la scomparsa di Luigi Celentano. Un quadro che la difesa tende a escludere: “Io credo – ha dichiarato l”avvocato Santosuosso – che questa sia una forzatura della Procura, senza nessuna risultanza probatoria che colleghi il fatto denunciato da Luigi alla sua scomparsa avvenuta nel 2017“.