LUIGI CELESTE A LE IENE: LA STORIA DELLA SUA RINASCITA

Tra gli ospiti della prima puntata de “Le Iene” c’è Luigi Celeste, che ha scontato la sua condanna per aver sparato e ucciso il padre, dopo l’ennesimo maltrattamento in famiglia. Della sua storia ha parlato prima nel libro “Non sarà sempre così“, poi nel film “Familia” (ma anche a Le Iene), spiegando la sua rinascita dopo anni di violenze e la vita in carcere. Voleva proteggere la madre e il fratello, visto che la giustizia non era riuscito a farlo: si erano rivolti, infatti, alle forze dell’ordine a Milano e furono fatte delle denunce, eppure nulla cambiava.



Mio padre era un folle che massacrava mia madre“, ha raccontato Luigi Celeste. Infatti, al Corriere della Sera ha spiegato che il padre era arrivato a minacciare di morte anche lui e il fratello, ma “la giustizia non c’era“. Nel febbraio 2008 sparò e uccise il padre per proteggere proprio la madre e il fratello: aveva 23 anni e per quell’omicidio è stato condannato a 12 anni e 4 mesi di carcere, poi ridotti a 9, eppure l’accusa aveva chiesto 10 anni.



Il giudice nella sentenza scrisse che “neppure lui è uno stinco di santo” e che quella sera “avrebbe potuto prendere la porta di casa e uscire“. Parole che lo hanno ferito, perché anni di maltrattamenti erano stati ridotti a una lite familiare.

COME HA RICOSTRUITO LA SUA VITA

Ma così è cominciato il suo riscatto, perché Luigi Celeste voleva dimostrare che non era ciò che era stato scritto. Lì ha studiato, diventando un esperto di sicurezza informatica, ora vive a Strasburgo. Ce l’ha fatta da solo: ad esempio, ha combattuto per ottenere i benefici di legge, visto che aveva un passato da skinhead e reati pregressi che ritiene abbiano condizionato le valutazioni dei giudici. Infatti, aveva fatto parte di gruppi di estrema destra e seguito ideologie di odio, aveva anche commesso reati che ha pagato. Ma solo una volta uscito dal carcere ha vissuto davvero la sua rinascita.



Se tornasse indietro, però, non cambierebbe niente, perché ritiene di essere stato portato a fare quelle scelte. “Io ho ricostruito la mia vita, ma mi porto dietro tanto male“, ha raccontato Luigi Celeste. Lo si comprende anche dal film “Familia” di Francesco Costabile che è stato portato al Festival del Cinema di Venezia 2024, infatti è stato in concorso nella sezione Orizzonti. A interpretare la sua parte l’attore Francesco Gheghi, che ha vinto il premio per la miglior interpretazione maschile in quella sezione. Il film arriverà al cinema il 2 ottobre.