Di Luigi Criscuolo, detto “Gigi Bici”, commerciante di biciclette di Pavia, si erano perse le tracce lo scorso 8 novembre. Una scomparsa, la sua, che aveva destato sin da subito molta preoccupazione. A distanza di quasi due mesi, il giallo del 60enne ha subito una svolta importante ed al tempo stesso drammatica: il ritrovamento del corpo senza vita di Gigi Bici. Lo scorso lunedì, come riferisce il Corriere della Sera, un uomo stava passeggiando lungo un sentiero nei campi di Calignano, frazione di Cura Carpignano, quando si è imbattuto in un cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione, coperto da uno strato di foglie secche.
Dopo la scomparsa di Luigi Criscuolo, le ricerche di vigili del fuoco, protezione civile e cani molecolari erano andate avanti per settimane concentrandosi nella zona dove era stata ritrovata l’auto dell’uomo. I figli hanno lanciato diversi appelli alle principali trasmissioni televisive, da Chi l’ha visto a La vita in diretta sperando di poter sapere dettagli in più su quella strana sparizione.
Luigi Criscuolo, ritrovato cadavere Gigi Bici: le piste percorse
Lo scorso 8 novembre, Luigi Criscuolo uscì con la sua auto dalla sua abitazione ma appena un’ora dopo il suo cellulare risultava già staccato. La sua auto fu ritrovata nel tardo pomeriggio dello stesso giorno in un boschetto alla periferia di Calignano. A distanza di qualche settimana, spuntarono alcuni testimoni che ammisero di averlo visto prima della scomparsa: “Sembrava preoccupato, aveva il viso tirato, un’espressione molto diversa dalla sua abituale cordialità”. Stando a quanto trapelato, Gigi Bici stava attraversando un periodo non semplice sul piano economico per via di alcuni debiti che per gli inquirenti potrebbero rappresentare anche la chiave del giallo. Due le piste al momento battute: quella del suicidio a causa della difficile condizione economica, o quella dell’omicidio in seguito ad un regolamento di conti con qualcuno a cui forse doveva del denaro.
Dopo il ritrovamento del cadavere, i familiari di Gigi Bici sono stati convocati per il riconoscimento. A togliere ogni dubbi sono stati i tatuaggi sul collo. Il decesso risalirebbe a diverso tempo fa e questo renderà complicato stabilire la causa della morte se non attraverso l’autopsia. La procura indaga per sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere.