Il Sud è pronto ad emarginare il Nord, e in particolare Lombardia e Piemonte
? La famosa riapertura dei confini del 3 giugno, presunta e non ancora ufficialmente annunciata, torna a far discutere e divide tra coloro che sono pronti a promuovere il turismo sotto casa e chi, invece, fa dell’accoglienza un veicolo per la ripartenza, e Luigi de Magistris? Ancora una volta il sindaco di Napoli ribadisce il concetto che se fosse successo al contrario non saremo qui a chiederci il da farsi e a Mattino5 ha sottolineato: “Fosse stata la Calabria centro della pandemia, la Lombardia sarebbe già ripartita un mese fa… sarebbe stato costruito un muro tipo The Wall dei Pink Floyd con tanto di forze armate pronte a controllare i confini…”. Detto questo però, il sindaco di Napoli ci tiene anche a dire che non si tratta di razzismo o di emarginazione ma solo di paura che l’incubo possa tornare o, meglio, allungare la sua ombra fino al Meridione salvo, al momento, dalle scene strazianti viste al Nord.
LUIGI DE MAGISTRIS, INVETTIVA CONTRO IL NORD MA NON CHIAMATELO RAZZISMO!
Come se questo non bastasse, il sindaco Luigi De Magistris viaggia ancora più lontano nel tempo, al momento dell’Unità d’Italia, quello in cui il Meridione ha segnato il suo destino rimanendo indietro a vita mentre il Nord, lanciatissimo, è diventato traino della nostra economia: “E’ una domanda che dovrebbe andare al 1861 quando l’unità d’Italia si fece con il Banco di Napoli che all’epoca aveva i soldi e andò a rimpinguare il debito di Savoia, per dire l’Unità d’Italia… il Sud ha avuto parecchie discriminazioni ma è in grado di farcela da solo, questo è certo. Tocca al Governo dirci se dobbiamo ripartire tutti insieme oppure ci saranno delle limitazioni…”. Le risate non sono mancate soprattutto quando il sindaco si è offerto come ospite di un possibile speciale sull’Unità d’Italia ma Vecchi ha subito liquidato la cosa dicendo che “un Mattino5 borbonico non ci sarà”.
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