L’alleanza M5s-Pd è un modello vincente, rafforza il governo Conte e va sfruttata al massimo: parola di Luigi Di Maio.

Intervenuto ai microfoni de La Stampa, il ministro degli Esteri ha fatto il punto della situazione sul cammino dell’esecutivo giallorosso e sulle tensioni di casa Movimento 5 Stelle. I buoni risultati ottenuti ai ballottaggi hanno convinto (quasi) tutti in casa pentastellata e l’ex capo politico grillino rilancia un accordo con i dem in vista delle comunali del 2021. Respinta al mittente la provocazione di Alessandro Di Battista, Di Maio ha ribadito che il M5s non diventerà mai un partito: «Siamo il M5S, la nostra identità è chiara. Qui non si tratta di svegliare le coscienze, ma di trovare una sintesi intorno ai temi e ai valori. E poi di finalizzarla su una leadership forte». Poi una battuta sulla mascherina all’aperto: «Se la porto? Assolutamente si. È una responsabilità verso il prossimo, anche dove nonèobbligatoria. E servono controlli più rigidi verso chi non la indossa, multe più salate. Questo virus non è uno scherzo, non possiamo permetterci un altro lockdown».



LUIGI DI MAIO TRA M5S-PD E LE PRESIDENZIALI USA

Dopo aver smentito il possibile slittamento del Recovery Fund, Luigi Di Maio ha dribblato abilmente le domande sul Mes: il ministro degli Esteri ha evidenziato che prima bisogna pensare ai soldi del Recovery, strumento fondamentale per sostenere le imprese italiane. E, a sorpresa, l’ex leader del Movimento 5 Stelle non esclude un possibile approdo nel Ppe, di cui fa parte Forza Italia, storico rivale dei pentastellati: «Sono in tanti a parlarne, forse perché vedono in noi una forza moderata e innovativa capace di unire l’Italia e a sua volta l’Europa. Francamente, non è un tema di attualità e decideranno i nostri eurodeputati, ma so perfettamente che individuare una chiara collocazione nella Ue è indispensabile per una grande forza di governo». Infine, una rapida battuta sulle presidenziali Usa tra Donald Trump e Joe Biden: «Chi scelgo? Gli Stati Uniti, innanzitutto. Poi per esperienza personale posso dirle che con l’amministrazione Trump si lavora molto bene e con Mike Pompeo si è instaurato un legame di amicizia».



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