LUIGI DI MAIO INVIATO UE NEL GOLFO FINO AL 2027
Luigi Di Maio confermato inviato speciale dell’Ue per il Golfo: lo anticipa il Foglio che ha visionato come l’Ansa la lettera di conferma da parte dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, che ha sottolineato “l’eccellente performance” per il contributo notevole allo sviluppo della collaborazione tra Europa e Golfo. Secondo Kaja Kallas, l’ex ministro italiano ha svolto un ruolo importante nello sviluppo della cooperazione con i Paesi del Golfo in ambiti diversi, non solo politici, ma anche su sicurezza, commercio, investimenti ed energia verde.
Di Maio è stato confermato dagli Stati membri del Psc, il Political and Security Committee, per altri due anni, quindi ricoprirà ancora tale carica fino al febbraio del 2027. L’ex M5s non è una figura uscita dal governo Meloni, d’altra parte il Fatto Quotidiano fa notare che comunque l’esecutivo italiano non ha posto alcun veto, motivo per il quale per Di Maio, per il quale aveva mediato Mario Draghi, è stato agevole ottenere il bis.
LUIGI DI MAIO, NESSUN VETO DA PARTE DI GIORGIA MELONI
Pare che del futuro di Luigi Di Maio come inviato dell’Ue nel Golfo se ne sia parlato tra Kaja Kallas e Giorgia Meloni proprio in occasione del loro recente incontro a Palazzo Chigi. Il Fatto Quotidiano ha riportato che la questione è stata discussa e che la premier italiana abbia evitato di opporsi. Peraltro, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea ha rimarcato come Di Maio sia stato “determinante per il successo del Summit Eu-Gcc“.
Dunque, non sono emersi motivi per non chiedere la proroga del mandato per altri due anni. Luigi Di Maio continuerò quindi a promuovere gli interessi e i rapporti europei nel Golfo, focalizzandosi soprattutto sul dossier sicurezza ed energia. Comunque, alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi, Kallas ha aperto a una nuova candidatura, quella per una posizione delicata che riguarda il Medio Oriente.