Si avvicinano le elezioni europee e i principali leader politici sono impegnati in comizi in diverse parti d’Italia, specie dove si vota anche per le amministrative. Luigi Di Maio questa sera sarà ospite di Che tempo che fa e certamente si parlerà anche dello stato di salute del Governo. Nelle ultime settimane sono tante le stoccate che si stanno scambiando Lega e Movimento 5 Stelle. Stoccate sempre più forti da quando è scoppiato il caso Siri che ha portato il Premier Conte a decidere la sua revoca nonostante l’opposizione del partito di Salvini. Non è nemmeno da escludere che durante la trasmissione di Rai 1 si parli del fatto che sono state tagliate tre puntate di Che tempo che fa sembra su pressione proprio della Lega. Di Maio potrebbe anche in questo caso evidenziare un’altra differenza importante tra i partiti al governo.
LUIGI DI MAIO: IL FUTURO DEL GOVERNO SI REGGE SULLE FAMIGLIE
Di certo nelle ultime ore i toni si sono alzati parecchio. Lo stesso Di Maio, in un post su Facebook, ha fatto intendere che la Lega sta facendo di tutto per bloccare il provvedimento che il Movimento 5 Stelle ha messo a punto per aiutare le famiglie. “In queste ore qualcuno sta provando a sabotare il decreto che abbiamo preparato insieme al Forum delle Famiglie solo per creare dei problemi al sottoscritto e al MoVimento 5 Stelle”, ha scritto infatti Di Maio. Aggiungendo poi: “Capisco l’imbarazzo di doversene inventare sempre una per coprire i propri scandali di corruzione e gli arresti subiti in questi giorni per mazzette e tangenti, ma c’è un limite a tutto”. Quindi, l’avvertimento piuttosto netto: “Io lo dico forte e chiaro: sulle famiglie si regge il futuro di questo governo”.
LIGI DI MAIO E LA RINUNCIA AL SINDACO DI CAGLIARI
Forse Luigi Di Maio spiegherà anche al pubblico di Rai 1 come mai il Movimento 5 Stelle non correrà per la poltrona di Sindaco di Cagliari a giugno. È stato infatti deciso di togliere il simbolo ad Alessandro Murenu per via di alcuni suoi post contro l’aborto e le unioni civili. In una nota di M5s si legge che “ci sono valori che fanno parte del Dna del MoVimento, come l’idea di una donna che ha diritti e doveri identici a quelli dell’uomo. Nel lavoro, in famiglia, in amore. Ribadiamo che siamo lontani anni luce dalle posizioni espresse al congresso di Verona e oggi prendiamo le distanze da quanto affermato dal candidato a sindaco di Cagliari, Alessandro Murenu. Chi vuole associare rivendicazioni come quelle espresse a Verona contro la donna al simbolo del MoVimento, si sbaglia di grosso ed è fuori dal nostro progetto”.