La strage del cimitero di San Lorenzo del Vallo non è ancora un caso definitivamente chiuso, nonostante sia terminata la latitanza di Luigi Galizia. L’uomo non ha mai confessato di aver ucciso Edda Costabile e Maria Ida Attanasio, ma è stato riconosciuto colpevole dalla giustizia italiana e condannato quindi all’ergastolo. Il movente sarebbe legato all’omicidio del fratello Damiano Galizia, che era stato ucciso da Franco Attanasio, rispettivamente figlio e fratello delle due donne.



L’accusa sostiene che Luigi Galizia, non potendo “pareggiare i conti” perché l’assassino del fratello era in carcere, avrebbe sfogato la sua rabbia contro le due donne. Ma il processo è stato tormentato, infatti è finito due volte in Cassazione. Nella prima è stato disposto l’annullamento della condanna all’ergastolo e un nuovo appello, che però ha decretato la condanna all’ergastolo dell’imputato, decisione confermata poi a dicembre 2023 dalla Suprema Corte.



LA LATITANZA DEL KILLER DEL CIMITERO DI SAN LORENZO DEL VALLO

Luigi Galizia, che nel frattempo era stato scarcerato, aveva fatto perdere le sue tracce, ma la sua latitanza è terminata nel giugno scorso, quindi è stato trovato a Sala Consilina all’interno di un appartamento dove viveva con la fidanzata. Proprio il rapporto con la compagna lo ha “tradito”, perché la donna era stata pedinata e monitorata dai carabinieri.

Il giorno del blitz l’assassino non aveva i suoi documenti con sé ed era senza armi. Pare che abbia titubato prima di aprire la porta di casa, ma quando i carabinieri sono entrati ha confermato la sua identità. Inoltre, è emerso che rispetto all’ultima foto segnaletica che era stata diffusa dopo il primo arresto, che risaliva al 2016, l’uomo aveva i capelli corti.



LUIGI GALIZIA RICORRE ALLA CEDU?

La battaglia giudiziaria di Luigi Galizia, però, potrebbe continuare, anche se la prima sezione penale della Cassazione nei giorni scorsi ha respinto il ricorso straordinario depositato dall’imputato. La difesa aveva provato a contestare la validità delle motivazioni della sentenza emessa nel dicembre 2023, ma gli ermellini non hanno ravvisato errori.

Stando a quanto riportato da lacnews24, il rigetto di questo ricorso potrebbe spingere la difesa a percorrere la strada della Cedu, ma si tratta di un’iniziativa che i legali di Luigi Galizia valuteranno dopo che verranno depositate le motivazioni dell’ultima decisione della Cassazione.