Luigi Lo Cascio è uno dei candidati ai David di Donatello 2020 nella categoria Miglior attore non protagonista. I suoi ‘rivali’ sono Carlo Buccirosso, Stefano Accorsi, Fabrizio Ferracane e Roberto Benigni, su cui effettivamente trionfa senza deludere chi scommetteva su di lui. “Sono molto emozionato”, ammette all’inizio, “mi batte forte il cuore. Saluto e ringrazio il presidente Mattarella, palermitano come me. Ringrazio Marco Bellocchio, la mia famiglia che in questo momento mi segue da casa, cioè praticamente dalla stanza accanto”. Dopo l’annuncio di Carlo Conti, per Lo Cascio è il momento dei ringraziamenti e dell’attesa dedica: “Bambini, venite!”, esulta l’attore, invitando i suoi figli a festeggiare con lui. “Questa è una cosa che non avremmo potuto fare sul palcoscenico”, fa notare il conduttore. Poi fa il suo discorso canonico: “Vorrei ringraziare i membri dell’Accademia, Marco Bellocchio, i produttori, tutti i compagni del film: avevo già vinto un David, vent’anni fa, ma ero troppo incosciente. Lo dedico a un grandissimo attore scomparso di recente, Luigi Maria Burruano e alle centinaia di migliaia di lavoratori del mondo dello spettacolo. Spero non vengano dimenticati”. (agg. di Rossella Pastore)



Luigi Lo Cascio ai David di Donatello

In corsa per una statuetta da miglior attore non protagonista ai David di Donatello 2020 c’è anche Luigi Lo Cascio, che si è messo in evidenza per la sua interpretazione del boss pentito Totuccio Contorno ne ”Il Traditore”. La pellicola ha riscosso un grandissimo successo per le capacità attoriali di tutto il cast selezionato dal regista Marco Bellocchio, in particolare Pier Francesco Favino nei panni di Tommaso Buscetta e dello stesso Luigi Lo Cascio. E’ già destinata a diventare una scena di culto per il cinema italiano quella in cui al Maxi Processo contro Cosa Nostra, Contorno se la prese con le nuove leve della criminalità organizzata, additandole come responsabili per alcune nefandezze che gli ”uomini d’onore” di Cosa Nostra non avrebbero mai nemmeno immaginato di fare.



Intervistato da Il Messaggero, Lo Cascio, che già aveva attirato le luci della ribalta grazie alla sua interpretazione della vittima di mafia Peppino Impastato (vincendo proprio un David di Donatello nel 2001), ha parlato del film di Bellocchio in questi termini: ”Sono stato felicissimo di essere nel film di Bellocchio. Non si può descrivere l’emozione che ho provato girando molte scene nella vera aula del Maxiprocesso, un evento importantissimo per noi”.

LUIGI LO CASCIO AI DAVID DI DONATELLO 2020

Luigi Lo Cascio ha poi aggiunto: ”Buscetta ha dato consistenza alla mafia che prima delle sue rivelazioni era percepita come un’entità astrattae inafferrabile. Contorno si dissociò da Cosa Nostra senza essere un pentito e contribuì in misura decisiva a colpire l’organizzazione, è un complemento di Buscetta di cui condivide la solitudine”.



Lo Cascio è sposato da molti anni ormai con la montatrice Desideria Rayner, con la quale ha avuto anche due figli. Il loro rapporto è andato spesso oltre la vita privata, dato che Lo Cascio la Rayner hanno collaborato con funzioni diverse agli stessi film. Tra questi ricordiamo ” La Città Ideale”, pellicola del 2012 che vide l’esordio alla regia proprio del marito della montatrice.