A “Storie Italiane” si è parlato questa mattina del dramma vissuto dai genitori del piccolo Luigi Messina, morto a soli dieci giorni dopo due interventi al cuore. Mamma Norina e papà Giuseppe hanno asserito in collegamento audiovisivo che, dopo la nascita, i medici dell’ospedale hanno comunicato loro che il piccolo poteva respirare da solo, ma che sarebbe stato intubato. “Poi è cambiato il turno – hanno raccontato – e il medico subentrante l’ha estubato, ma dopo un giorno l’hanno dovuto reintubare. Hanno scoperto che Luigino aveva aperto un dotto che permette il passaggio del sangue dall’aorta ai polmoni”.
A quel punto, dopo un solo giorno di terapia, i dottori sono intervenuti chirurgicamente e i genitori si sono completamente affidati: “Ci avevano detto che sarebbe stato un intervento semplice, di routine, che tutto sarebbe andato per il verso giusto e invece nostro figlio Luigi è deceduto”.
LUIGI MESSINA, MORTO A DIECI GIORNI: PARLA L’AVVOCATO COZZA
La tragedia che coinvolge il piccolo Luigi Messina, nato nel 2016 e morto dopo appena dieci giorni, è stata approfondita anche dall’avvocato della famiglia, Antonio Cozza, il quale ha dichiarato quanto segue: “Il fatto è molto grave e nonostante l’evidenza dell’errore macroscopico abbiamo dovuto fare una lotta per ottenere finalmente una nuova consulenza, che ha smentito n modo categorico la prima, realizzata in fase di autopsia. Nel maggio 2021 siamo ancora nella fase delle indagini e questo, dopo cinque anni è gravissimo, in quanto c’è il pericolo di prescrizione. Nessuno punta il dito contro i medici, però quando l’errore è così grossolano dovrebbero mettersi in ginocchio davanti ai genitori, chiedere scusa e poi dare risposte”. Il legale difensore ha concluso il proprio intervento affermando che ora si rischia di passare da un caso di malasanità a un caso di malagiustizia: c’è infatti, un procedimento per un falso in perizia, in quanto i signori Messina hanno perso anni di tempo per intervenire.