Luigi Sbarra, segretario generale della CISL, a “Giù la maschera” spiega la posizione della sigla sindacale riguardo lo sciopero di venerdì prossimo. Al momento sono in corso delle negoziazioni: Salvini ha chiesto di limitare la portata della protesta. A chi accusa la CISL di essere filogovernativa, lui risponde: “Tutt’altro, il sindacato si indebolisce quando risponde ad una logica di pensiero unico che mortifica le diverse sensibilità che nel nostro paese per fortuna esistono nella comunità nazionale. Per noi si chiama pluralismo. Noi rispondiamo come CISL al mandato che ci arriva dalla nostra base, dai nostri associati e non ci facciamo travolgere da supposte egemonie di altre organizzazioni sindacali”.



Secondo il sindacalista, è questa “la ragione per la quale abbiamo proclamato una manifestazione nazionale che faremo il 25 novembre a Roma in Piazza Santi Apostoli, per limitare i disagi ai cittadini e per non caricare di ulteriori sacrifici i lavoratori con la perdita di una giornata lavorativa. Anche per evitare che le tensioni sociali, li portiamo nelle aziende che in questa fase non hanno alcuna responsabilità rispetto ad un contenzioso che abbiamo con il governo sui contenuti della Manovra economica”. La sigla ha “dato un giudizio articolato alla Manovra economica. Pensiamo risponda ad una nostra forte sollecitazione la misura legata al taglio del cuneo contributivo. Portiamo a casa per tutto il 2024 10 miliardi, come beneficiari 14 milioni di lavoratori per ridurre le tasse. O pensiamo sia altrettanto importante l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF al 23%, l’innalzamento a 8.500 euro della non taxaria anche per i lavoratori dipendenti come già viene per i pensionati”.



Sbarra: “Manovra? Si dovrebbe dare qualche segnale in più”

Luigi Sbarra, segretario generale della CISL, parlando della Manovra a “Giù la Maschera” spiega: “Pensiamo sia altrettanto importante l’azzeramento delle tasse sui fringe benefit fino a 1.000 euro anche per i lavoratori che non hanno carichi familiari, la proroga della detassazione al 5% sui frutti della contrattazione decentrata. E poi c’è una misura particolarmente interessante in Manovra: ci sono 8 miliardi, 5 per il pubblico impiego, 3 per il sistema sanitario che consente di avviare la fase dei rinnovi dei contratti pubblici. Tenga conto che 2 dei 5 miliardi del pubblico impiego arriveranno a tutti i lavoratori pubblici entro Natale. con una indennità che copre la vacanza contrattuale. Ci sono misure di sostegno alle famiglie, alla natalità, 30 giorni ulteriori di congedo parentale”.



Alla CISL non piace invece “questa stretta sulle pensioni, questa ulteriore penalizzazione per chi ricorre a quota 103. Assolutamente inaccettabile ridurre le aliquote e i rendimenti per medici, infermieri, personale degli enti locali, maestre d’asilo. Non ci piace questa stretta ulteriore suape sociale e opzione donna. Avevamo chiesto una risposta forte rivolta ai giovani con una pensione contributiva di garanzia. Avevamo sollecitato adesione alla prevenza complementare. Così come pensiamo che in questo Paese bisogna sbloccare le assunzioni medici, infermieri… Ci sono 35.000 vincitori di concorso nella pubblica amministrazione a cui viene rallentata l’immissione in servizio. Su queste cose la Manovra dovrebbe dare qualche segnale in più”.