La musica italiana è stata negli anni impreziosita da diversi sodalizi musicali; alcuni solo artistici, altri sfociati anche nella condivisione dell’amore. Un esempio eloquente è forse rappresentato dal binomio Luigi Tenco e Dalida. L’ultimo magistrale esempio della bellezza delle loro voci all’unisono è anche legata al ricordo più doloroso; “Ciao amore, ciao” è l’ultima canzone che insieme hanno portato sul palco del Festival di Sanremo nel 1967 e proprio durante la kermesse si realizzò il suicidio di Luigi Tenco.
Ma Dalida era la fidanzata di Luigi Tenco? Si tratta di un quesito ancora oggi irrisolto, ed è forse questo un fattore che rende ancora più romanzesco il rapporto tra i due. Nel tempo si parlò di trovata pubblicitaria, di accostamento unicamente artistico; basta però addentrarsi nella loro poetica, nella sinergia, per comprendere come sia molto probabile che tra il cantautore e Dalida ci sia stato qualcosa di più di un legame professionale.
Luigi Tenco e la fidanzata Dalida, uniti anche nel tragico destino: il suicidio della cantante
Dalida, presunta fidanzata di Luigi Tenco, pare sia stata la prima o la seconda persona a trovare il corpo del cantautore senza vita nell’hotel Savoy a Sanremo. Secondo i racconti del tempo, la reazione della cantante fu quella di urlare “Assassini!”, per poi lasciarsi andare ad un dolore indescrivibile. “Ciao amore, ciao”, di quel maledetto 1967, diventa quasi un presagio, un addio anticipato, preludio del destino infausto di quell’amore.
Dalida – fidanzata di Luigi Tenco – negli anni ha continuato a fare musica, sicuramente anche per onorare la memoria del cantautore con il quale ha scritto pagine indelebili. Il 2 maggio dell’87, vent’anni dopo il compianto cantautore, anche lei è stata sopraffatta dal peso della vita. “La vita mi è insopportabile, perdonatemi”, scriveva in una lettera la cantante e presunta fidanzata di Luigi Tenco prima di compiere anche lei l’estremo gesto.