Luigi Zanda, senatore del Partito Democratico e membro della commissione Esteri, è intervenuto sull’edizione de “La Repubblica” in edicola ieri, mercoledì 18 agosto 2021, per commentare i recenti e tuttora attuali accadimenti connessi alla crisi afghana, con la conquista del governo del Paese da parte dei talebani. In particolare, riferendosi alla guerra combattuta per molti anni in landa mediorientale, Zanda ha asserito che “ammesso che fosse giusta, è diventata sbagliata quando l’Occidente ha deciso di farla terminare in questo modo. Le modalità con cui è avvenuto il ritiro sono state senza dubbio sbagliate”.
L’intervento del presidente statunitense Joe Biden gli è sembrato “cinico”, in quanto “davanti al dramma di Kabul, la sua unica preoccupazione è stata quella di spiegare le ragioni che avevano spinto gli Usa ad andarsene”. Per quanto concerne l’atteggiamento assunto dall’Unione europea, essa “non ha minimamente pensato, come accade del resto in molti altri scenari. Che cosa deve accadere ancora per convincere gli europei della necessità di un’Europa federale?”.
LUIGI ZANDA (PD): “INIZIAMO A FARE LE GUERRE E NON SAPPIAMO COME FINIRLE”
Nel prosieguo del suo intervento sulle colonne de “La Repubblica”, Zanda ha sottolineato il fatto che l’Occidente dovrebbe riflettere su una lezione importante, che è la seguente: “Iniziamo a fare le guerre e non sappiamo come finirle. Pochi anni fa Francia e Inghilterra rovesciarono Gheddafi, ma poi abbandonarono la Libia al suo destino”. Secondo l’ex tesoriere dem, bisogna iniziare a domandarsi “se siamo in grado di gestire i problemi del nostro tempo”, senza dimenticare che, adesso, Paesi come Turchia e Cina possono nutrire interessi nei confronti dell’Afghanistan, terra tuttavia difficile da occupare militarmente in questo momento.
Per quanto concerne la questione profughi, oggetto di un botta e risposta a distanza tra Matteo Salvini ed Enrico Letta, Zanda non ha dubbi: “Dobbiamo accogliere gli afghani e dobbiamo farlo subito. Come si fa ad avere delle esitazioni sull’accoglienza dopo quello che stiamo vedendo in questi giorni? L’Italia è fortunata ad avere Mattarella e Draghi, ma il sistema dei partiti resta malato”.