Suor Luigina Traverso ricorda, nel programma Da noi a ruota libera, quella giornata del 1965 in cui a Lourdes ha potuto osservare la sua guarigione miracolosa: “abbiamo fatto una giornata normale – ricorda la religiosa nel salotto di Francesca Fialdini – la vita di tutti i giorni, le piscine, stavamo tutto il giorno davanti alla grotta, poi – aggiunge la suora – alla processione eucaristica ho visto arrivare il Santissimo in piazza e l’avevo di fronte […] e pregavo il Signore […] in quel momento – ricorda – mi è venuto come una scossa molto forte e quel caldo freddo. La barella ballava e io tremavo, mi sono spaventata”. A confermare la sua storia, in studio, il Professor Alessandro De Franciscis: “in medicina riconosciamo che di tanto in tanto esistono regressioni spontanee di malattie gravissime – spiega l’esperto – suor Luigina e le sue sorelle hanno deciso di non fare pubblicità a questa storia – aggiunge lo specialista – […] La colonna vertebrale porta i segni degli interventi che ha ricevuto. I periti ortopedici chirurghi che hanno valutato queste immagini hanno detto che questa colonna, 50 anni dopo, è incompatibile con la qualità di vita assolutamente normale che suor Luigina conduce”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



LUIGINA TRAVERSO: “A LOURDES SONO ARRIVATA IN BARELLA”

Luigina Traverso parla nel programma di Francesca Fialdini della malattia invalidante che in gioventù l’ha costretta, gradualmente, a una situazione di immobilità totale: “ho fatto parecchie cure, non riuscivano a capire da cosa dipendesse – spiega la religiosa Da noi a ruota libera – hanno fatto la proposta […] di aprire la spina dorsale e vedere, però né mia mamma né la mia superiora hanno accettato”. Oltre alle difficoltà di movimento, la religiosa doveva farei conto con dolori fortissimi, ai quali i medici, nonostante i numerosi esami, non riuscivano a dare una risposta. Da qui la scelta di rivolgersi alla fede: “nessuna suora di noi andava a Lourdes – spiega la religiosa – La suora superiora, sapendo le mie condizioni, ero giovane e non c’era niente da fare, ha dato la sua autorizzazione. A Lourdes – ha precisato la suora – sono arrivata in barella”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



LUIGINA TRAVERSO: “UNA COSA STRAORDINARIA”

Suor Luigina Traverso, ospite oggi Da noi a ruota libera, è la religiosa salesiana che all’età di 31 anni, nel corso di un pellegrinaggio a Lourdes con un gruppo dell’Oftal, ha ricevuto quello che a tutti gli effetti oggi è stato riconosciuto come un miracolo di Dio, avvenuto per intercessione della Beata Vergine Maria. È il 23 luglio 1965; suor Lucia Traverso, affetta da lombosciatica paralizzante in meningocele e senza alcuna speranza di guarigione, almeno dal punto di vista medico, è in viaggio in treno verso Lourdes in barella. “Pregavo tanto raccomandandomi al signore – ricorda la suora a Tv2000 – perché dicevo, ormai il mio primario mi ha detto ‘se c’è qualcuno che può farlo è qualcuno più in alto di noi che è lassù, perché noi – aggiunge Luigina Traverso – tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto”. La religiosa, infatti, nel corso degli anni si era sottoposta a diversi interventi curativi, che tuttavia non avevano sortito il risultato sperato.



LUIGINA TRAVERSO: “UNA COSA STRAORDINARIA”

Quando Luigina Traverso decide di recarsi a Lourdes non cammina da tempo. Classe 1934, originaria di Novi Ligure e completante immobile, la sua unica speranza è sperare in un miracolo, dal momento che il suo ultimo controllo medico, si legge su La Stampa, si è concluso con il seguente referto: “Paziente in condizioni generali sofferenti, pallida, ipotesa: cicatrice chirurgica fresca ed asciutta, dolente alla pressione. Segno di delitala positivo, rigidità e contrattura del tratto lombo-sacrale della colonna. Mobilità del piede ridotta per paresi dei muscoli tibiale anteriore, estensore dell’alluce, estensore comune delle dita. Ipoefficienza del tricipite surale e del tibiale posteriore. Peroni inerti, decubito prono obbligato”. Tuttavia, proprio in concomitanza del passaggio della Processione eucaristica, suor Luigina Traverso riferisce di avvertire qualcosa: “In quel momento – ricorda la religiosa a Tv 2000 – un calore, la barella che ballava, io che non sapevo più… Una cosa straordinaria – svela la Suora – che non si può spiegare bene, tanto che ho detto ma cosa capita? Non mi è mai capitata una cosa così”.

LUIGINA TRAVERSO: IL 68° MIRACOLO RICONOSCIUTO DALLA CHIESA

In seguito al passaggio del santissimo, suor Luigina Traverso riferisce immediatamente di avvertire il bisogno di alzarsi in piedi. Solo al ritorno in camera, e al cospetto del delegato vescovile Mons. Lorenzo Ferrarazzo, riesce a mettersi seduta sul suo letto; ma è quando il Monsignore la invita a ricevere la benedizione al suo cospetto che la religiosa, sorprendentemente, riesce ad alzarsi in piedi e inginocchiarsi di fronte a lui. Al ritorno dal pellegrinaggio viene giudicata totalmente guarita, così come si legge sul referto del dottor Claudio Rinaldi: “Buone condizioni generali, rachide in asse, indolente, cicatrice chirurgica indolente, assenza di contrattura muscolare e rigidità segmentaria. Arti inferiori completamente mobili con forza pari e simmetrica, anche i fini movimenti di estensione separata dell’alluce delle dita erano possibili. Lasègue negativo, riflessi patellari pronti, achilleo dx pronto, sx assente. Sensibilità normale”. Nel 2011 il Comitato Medico Internazionale di Lourdes ha accertato il miracolo di suor Luigina Traverso, il 68° in ordine cronologico riconosciuto dalla Chiesa e il settimo tra i pellegrini italiani.