Luisa Corna, volto poliedrico della televisione italiana, è ospite a Settimana Ventura oggi, domenica 19 gennaio, nella puntata in cui si parla (anche) del Festival di Sanremo. Manca infatti pochissimo al debutto di Amadeus sul palco dell’Ariston, dove quest’ultimo sarà padrone di casa nella duplice veste di conduttore e direttore artistico. Anche Luisa Corna, a dire il vero, è stata valletta da quelle parti, e insieme a Fiordaliso racconterà a Simona Ventura come ha vissuto quest’esperienza. Entrambe si sottoporranno all’interrogatorio dei giovani opinionisti del programma, Mario Tricca, Cora e Marilù Fazzini, gli ex studenti de Il Collegio 3 e 4 con il compito difficile di rappresentare la loro generazione e fornire il loro personalissimo punto di vista sui temi affrontati in studio.



Luisa Corna parla del suo primo libro

Di recente, Luisa Corna è tornata alla ribalta con la pubblicazione del suo primo libro Tofu e la magia dell’arcobaleno, una favola per bambini che si propone di aiutarli a superare le loro paure. L’intuizione è arrivata ripercorrendo il suo passato da bambina timida, cresciuta a Palazzolo sull’Oglio in provincia di Brescia. Il libro, uscito a inizio dicembre, racconta attraverso il linguaggio universale della musica la storia di Tofu, un alieno arrivato da lontano alle prese con un’amicizia particolare con Lucy, una bimba ipovedente. Un aspetto inedito della narrazione è la scelta precisa di non scrivere mai la parola ‘bullismo’. Eppure è proprio questo mostro, il bullo, a fare da antagonista nelle pagine scritte da Luisa. Ma da dove viene, lo spunto per la trama? La cantante ne parla a Today: “Non è figlio di una decisione consapevole, quanto di un’esigenza inconscia. Al mattino, dopo aver sognato la trama, ho scritto tutto di getto, per poi rifinirla. Sicuramente, però, la sollecitazione nasce dagli episodi di violenza verbale e di mancanza di rispetto protagonisti del nostro tempo, soprattutto in rete. Tofu è un extraterrestre che arriva da un altro pianeta, dove si vive delle cose semplici e sostanziali della vita: lui neanche si accorge della condizione di Lucy, ma intuirà presto la tristezza che la affligge al ritorno da scuola, dove si confronta con situazioni spiacevoli a causa dei compagni. Ho ambientato la storia proprio alle elementari”.



L’infanzia di Luisa Corna

La stessa Luisa Corna, da bambina, era molto timida. “Sebbene io sia stata fortunata a non aver mai subìto bullismo, so quanto può essere faticoso combattere le proprie insicurezze da piccoli”, spiega la showgirl. “Ricordo la mia fatica a parlare con gli altri. Quando la maestra mi chiamava alla lavagna per interrogarmi, ad esempio, avrei voluto diventare molto, molto piccola, perché mi sentivo particolarmente a disagio. Ma non tutto viene a nuocere. Sono sempre stata una persona a cui viene più spontaneo ascoltare che parlare, e questo sicuramente ha contribuito ad accrescere il lato riflessivo che poi ho messo in musica”. Il suo carattere non le ha impedito di esporsi pubblicamente, cosa che – in quanto personaggio del mondo dello spettacolo – è in qualche modo costretta a fare. Anzi, in più di un’occasione, la sua vena riflessiva propria degli artisti l’ha aiutata molto nella sua carriera di cantante.

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