Luisa Corna, cantante, attrice e conduttrice televisiva di Palazzolo sull’Oglio, si è raccontata ai microfoni de “I Fatti Vostri”, trasmissione mattutina di Rai Due condotta da Anna Falchi e Salvo Sottile. La 57enne ha effettuato un tuffo a ritroso nel tempo, rammentando i suoi esordi di carriera al fianco di Fabrizio Frizzi, di cui ha detto: “Lui si ricordava sempre del mio compleanno, anche quando non lavoravamo più insieme. Ogni anno mi telefonava, era una persona che si spendeva molto per le sue amicizie”.



Da bambina Luisa Corna aveva già il desiderio di cantare e frequentava l’oratorio in cui c’era “padre Lino ,che suonava il pianoforte. Io ero sempre accanto a lui, mi faceva cantare e, infatti, posso dire di avere esordito sul palco dell’oratorio! Poi da ragazza ho fatto anche la modella: questo mi ha permesso di essere indipendente economicamente, perché poi a 17-18 anni mi sono trasferita a Milano per studiare canto e recitazione”.



LUISA CORNA: “TALE E QUALE, ESPERIENZA COMPLICATA AL TRUCCO…”

Nel prosieguo della sua intervista su Rai Due, Luisa Corna ha ricordato l’esperienza nel 2000 a “Sanremo si nasce”, con Michele Cucuzza e Massimo Lopez alla conduzione: “Tutti i cantanti sognano il palco dell’Ariston. Tuttavia, io ero arrivata in tv a 33 anni d’età e pensavo che quella chance fosse ormai sfumata per me. Invece, alla fine di quella serata e dopo avermi sentito cantare, Cucuzza e Lopez mi augurarono di fare ritorno a Sanremo come cantante. Nel 2002 si è avverato questo sogno, con Fausto Leali: arrivammo quarti. Il sodalizio con lui nacque casualmente: partecipai a ‘Taratata’, programma musicale in onda in seconda serata e condotto da Vincenzo Mollica, per presentare un mio film con Giorgio Panariello. In quell’occasione mi fecero cantare con la band di Paolo Belli: Fausto mi ascoltò e, mediante un’amica, mi fece contattare”.

La carriera di Luisa Corna è poi proseguita con le fiction, non ultima “Ho sposato uno sbirro”, e, ancora, con l’approdo tra i concorrenti di “Tale e Quale Show“: “Fu un’esperienza stupenda. Io ho partecipato proprio alla primissima edizione, abbiamo fatto veramente tante puntate! La parte più complicata di tutte è stata quella della realizzazione del calco di gesso del mio viso, in quanto io soffro di claustrofobia e, per il calco, devi stare venti minuti con due cannette nel naso… È stato tremendo! Tutto il resto, invece, l’ho vissuto con gioia”.