A Storie Italiane il caso di Luisa Mangiapia, ferita al parco dopo una sparo il 4 aprile scorso, in quel di Fuorigrotta a Napoli. La 49enne è rimasta ferita alla gamba, e fortunatamente la figlia di 11 anni non è stata raggiunta dal proiettile, messa al sicuro da un’altra parente. Oggi Luisa è stata intervistata dal programma di Rai Uno: “Ora sto bene grazie. Di quel giorno mi ricordo che ero con le mie amiche, ho visto scappare tutti, mi sono girata per vedere poi ho sentito uno sparo. Io ero qui con mia figlia, altri bimbi, anche molto piccoli, e le mie amiche. Mia figlia era con le sue amiche”. E ancora: “Io ho visto dei ragazzi litigare ma non ho capito nulla, ho visto un ragazzo cadere e poi ho sentito lo sparo e mi hanno colpito alla gamba, altezza bambino. Accanto a me vi erano molti bambini”.
Luisa è stata portata in ospedale: “Il dottore mi ha estratto il proiettile, se avesse colpito un bambino sarebbe morto. C’era una quindicina di bambini credo quel giorno, c’era molta confusione. Mi sono spaventata tantissimo quel giorno”. Luisa ha spiegato di non conoscere quei ragazzi che hanno sparato, non sapendo quindi se fossero degli habitué del posto o meno.
LUISA MANGIAPIA RAGGIUNTA DA UN COLPO DI PISTOLA E IL CASO DI LUCA GOBBO A TREVISO
Storie Italiane ha avuto in collegamento anche Luca Gobbo, un signore che è intervenuto a Treviso dopo aver visto due giovani aggredire una donna, che poi hanno picchiato lo stesso: “Ci sono tantissimi problemi – racconta lo stesso Gobbo in diretta tv – mancata sorveglianza, educazione dei bimbi, educazioni dei genitori, armi, sostanze stupefacenti, l’invito non è mettere il focus sulla problematica, se ci sono 1.000 problemi ci sono un milioni di soluzioni, ciò che conta è applicare le soluzioni immediatamente”.
“Siamo un popolo meraviglioso – ha proseguito – abbiamo tantissime risorse e un sacco di intelligenza, dobbiamo combinare questi elementi per dare vita a risultati”. Luca Gobbo ha parlato con il padre di uno dei due giovani aggressori: “Mi ha detto di chiamare i carabinieri, era consapevole di questa situazione”.