Bella, brava e super affascinante. Parliamo di Luisa Ranieri, attrice e moglie di Luca Zingaretti, col quale condivide una professione che ama alla follia. Tra gli ultimi successi c’è indubbiamente quello di Lolita Lobosco, un personaggio che la Ranieri ha interpretato con maestria e grande umanità. Non ci sorprende affatto, d’altronde l’attrice napoletana ha le spalle larghe e un curriculum di tutto rispetto, tra cui ricordiamo – tra tv e cinema – Il principe e il pirata, Sms sotto mentite Spoglie, Benvenuti a Bordo, Immaturi, E’ stata la mano di Dio, La Squadra e appunto le Indagini di Lolita Lobosco.



Per la Ranieri è un momento d’oro, da godere appieno, perché le sue scelte personali e i suoi sacrifici sono stati premiati. Per arrivare fin qui, infatti, la moglie di Luca Zingaretti ha dovuto compiere delle rinunce importanti, anche se tra queste lei non include i figli. “Mi dicevano che avrei rallentato la carriera se avessi fatto più, che non avrei lavorato più ma non è assolutamente vero, e voglio dirlo a tutte le donne. Certo, sono privilegiata, posso permettermi degli aiuti, non lo nascondo. Ma bisogna avere coraggio“.



L’amore di Luca Zingaretti per la moglie Luisa Ranieri e le figlie Emma e Bianca

Luca Zingaretti e sua moglie, dunque, sono diventati genitori di Emma nel 2011 e Bianca nel 2015. La maternità, la gestione dei figli e l’età (Luisa ha compiuto cinquant’anni) non sembrano rappresentare un problema per l’attrice napoletana, molto concentrata sul lavoro così come sulla famiglia e la vita col marito Luca Zingaretti. Quest’ultimo, parlando della storia con la compagna in una intervista a Vanity, ha invece spiegato qual è dal suo punto di vista il segreto del loro rapporto, che va avanti da anni.



“Far parte dello stesso mondo ha indubbiamente anche tanti vantaggi, ma devo riconoscere che è molto difficile per tanti motivi”, spiega l’attore. “Ci vuole tanta comprensione e maturità per capire le istanze dell’altro, perché comunque sia è un mestiere che ti porta spesso lontano dalla famiglia e soprattutto se ci sono dei figli ti spinge a dover rinunciare ad alcuni lavoro. Una volta lavora uno, una volta l’altro, perché i figli vanno seguiti e quindi si può lavorare solo a turno”.