Luisella Costamagna e il caso Chiara Ferragni
Luisella Costamagna, ospite della puntata de La vita in diretta dell’11 gennaio, ha parlato del caso Chiara Ferragni che continua a tenere banco sui giornali e in tv. La giornalista si è espressa sulle nuove regole imposte al mondo degli influencer dopo quanto accaduto alla Ferragni. “Condivido che siano state poste delle linee guida e delle regole su questo mondo. Si parla di multe fino a 600.000€ agli influencer, che adesso sono costretti ad indicare quando si tratta di pubblicità. Non so se funzionerà, ma serviranno controlli. Direi che è una cosa necessaria”, ha detto.
Poi ha continuato così: “L’accanimento su Chiara Ferragni? Io penso che se vivi sui social e prendi tutti i vantaggi dei social, allora è inevitabile che all’occasione ti arrivi il negativo, se poi c’è la beneficenza per i bambini. E poi teniamo presente che Chiara sugli impegni sociali e la beneficenza ha costruito parte importante della sua reputazione, oltre al fatto di essere una grande donna d’affari, quindi ci sta ed è inevitabile. Se ha un’intelligenza superiore a molti di noi? Ha avuto un’intuizione ok, ma che sia meglio di noi… Non io, sicuramente non meglio di me“.
Alex Di Giorgio e l’uso dei social
Ospite di Alberto Matano e de La vita in diretta, insieme a Luisella Costamagna, è stato anche Alex Di Giorgio che, utilizzando personalmente i social, ha detto: “Io uso i social spesso e volentieri e ho un’attività di influencer. Credo che questa cosa che è stata bersagliata anche pesantemente è successa perché è stata usata coma capro espiatorio per bersagliare la categoria influencer. lei ha fatto della comunicazione il suo strumento di lavoro personale e ha creato il suo impero”,
Poi ha concluso: “Con la comunicazione lei è entrata nelle vite di 29 milioni di persone. Inoltre noi paghiamo le tasse come tutti ed è un lavoro come gli altri. Ed è giusto che ci siano delle regole, ma in realtà ci sono già. La scritta Adv o regalo di è una cosa che viene già fatta. Non si tratta di una normativa, ma è comunque una regola“.