Luisella Costamagna parla del profondo desiderio di libertà che l’ha sempre contraddistinta, fin dall’infanzia, e di come è stata cambiata dalla nascita del figlio Davide. “Sono scappata di casa a 4 anni e mezzo perché volevo andare a vivere da sola – svela la giornalista ospite a Generazione Z su Rai 2 – Io vivevo in campagna, ho rubato le chiavi della casa del custode e mi sono chiusa dentro. Era il ’72, periodo di sequestri, mio padre era un piccolo imprenditore ma c’era questo rischio. Si sono messi a cercarmi in quindici, io li guardavo attraverso la tapparella con mia madre in lacrime che mi chiamava e non ho aperto la porta. Poi hanno sentito un rumore e hanno dovuto buttare giù la porta. Dopo i miei ricordi si fermano e non ricordo che cosa fosse successo. Ho sempre avuto quest’anima di indipedenza, senza gabbie”.



Una libertà che per Luisella Costamagna è sempre stata al di sopra di ogni cosa: “tra i prezzi che ho dovuto pagare c’è stata un’anarchia professionale. Ci sono stati dei passaggi, alcuni fatti per scelta e altri per necessità perché non mi permettevano di continuare a fare il mio lavoro”, spiega, ricordando che tutto è iniziato “da telespettatrice del giornalismo con Minoli, Zavoli con La notte della Repubblica, e Michele Santoro. L’inizio è stato lavorare per una piccola televisione che non copriva neanche tutto il Piemonte, per guadagnare qualche soldo mentre studiavo filosofia”. Un percorso di studi che in realtà la sua famiglia non ha mai appoggiato: “mio padre faceva l’imprenditore di macchine utensili, quindi voleva che come minimo facessi ingegneria al Politecnico e andassi magari a lavorare da lui come segretaria d’azienda”.

Luisella Costamagna “educo mio figlio attraverso il mio esempio. A Ballando con le Stelle…”

Luisella Costamagna, ospite di Monica Setta nel salotto di Generazione Z, confessa che con il marito Dario “stiamo insieme da 33 anni, ho passato più vita con lui che da sola”. E riconosce che “il passaggio con la maternità e con la nascita è stato un passaggio di responsabilità. Credo che la migliore educazione che puoi dare non è fatta di regole bensì di esempio. Ho un rapporto alla pari con mio figlio Davide, fatto anche di grandi litigate”.

Proprio la sua famiglia l’ha supportata nell’avventura a Ballando con le Stelle, nonostante all’inizio “Dario era un po’ perplesso, perché comunque era un salto importante, Davide invece mi diceva che non potevo passare dall’informazione, dalla guerra in Ucraina al ballo, era decisamente contrario. Poi sono diventati miei fan sfegatati. Quando mi sono ritirata lui non voleva che lo facessi. Non mi aspettavo di vincere, anche perché vivo nel qui e ora e per me l’esperienza era a ogni ballo. Sul finale il passaggio cruciale per me è stato il ripescaggio e tornare all’altezza dei primi balli in cui ero nel pieno della forma fisica”.