LUKAKU: “CI SONO PASSATO NEL 2019, ORA DI NUOVO NEL 2023”
Romelu Lukaku è stato vittima di insulti razzisti in occasione della sfida tra Juventus-Inter, valida per l’andata delle semifinali di Coppa Italia. Un episodio che non è nuovo nel mondo del calcio italiano e che lo stesso attaccante belga ha già subito in passato come ricorda su Instagram: “La storia si ripete. Ci sono passato nel 2019 e di nuovo nel 2023. Spero che questa volta la Lega prenda davvero provvedimenti perché questo bellissimo gioco dovrebbe essere apprezzato da tutti.. Grazie per i messaggi di supporto, f… al razzismo”. Quella volta di quattro anni fa era successo in Sardegna durante un Cagliari-Inter.
Non si è fatta attendere la Lega Serie A che “condanna con fermezza ogni episodio di razzismo e ogni forma di discriminazione. Pochi personaggi presenti sugli spalti non possono rovinare lo spettacolo del calcio e non rappresentano il pensiero di tutti i tifosi e appassionati allo stadio, che per fortuna condividono i valori più alti dello sport. Le Società di A, come sempre hanno fatto, sapranno individuare i colpevoli, escludendoli a vita dai propri impianti. La campagna “Keep Racism Out” e l`accordo siglato due settimane fa con UNAR sono passi concreti di impegno in questa battaglia, lunga e incessante, che porterà al risultato fissato senza indugi: fuori i razzisti e i loro insulti dagli stadi”
JUVE E INTER AL FIANCO DI ROMELU LUKAKU
Sul caso Lukaku, preso di mira da alcuni tifosi della Juventus nella gara di Coppa Italia con l’Inter, la stessa società bianconera ha voluto schierarsi pubblicamente dalla parte del centravanti: “Come sempre, sta collaborando con le forze dell’ordine per individuare i responsabili di gesti e urla razzisti verificatisi. Anche in questo caso nei confronti dei responsabili sarà applicato il “codice di gradimento”.
Naturalmente non poteva mancare la vicinanza anche della stessa Inter: “Siamo fratelli e sorelle del mondo. Dal 9 marzo 1908 è questa la nostra storia. Vogliamo ribadire con fermezza che ci schieriamo compatti contro il razzismo e ogni forma di discriminazione. Il calcio e lo sport devono essere non solo un veicolo di emozioni ma anche di valori chiari e condivisi, che nulla hanno a che fare con quanto visto ieri sera negli ultimi minuti della semifinale di coppa Italia a Torino, Juventus-Inter. Per questo ribadiamo tutto il nostro appoggio, il nostro affetto e la nostra solidarietà a Romelu Lukaku, come il mondo del calcio sta facendo da più parti in queste ore. Forza Rom, siamo con te!“
CASO LUKAKU, INFANTINO E ABODI SI ESPONGONO
Al fianco di Lukaku anche i piani alti della UEFA e dello Stato Italiano. A partire da Gianni Infantino con queste dichiarazioni all’ANSA: “Nel calcio non c’è posto per il razzismo o per qualsiasi forma di discriminazione. E’ semplicemente inaccettabile vedere gli insulti razzisti rivolti dagli spettatori a Romelu Lukaku, attaccante dell’Inter, durante la partita di Coppa Italia con la Juve. La FIFA e il sottoscritto siamo al fianco di Lukaku. Bisogna garantire l’applicazione di severe sanzioni mettendo a tacere i razzisti”.
Come detto, non rimane a guardare il ministro dello sport Andrea Abodi con un tweet: “Il #razzismo è insopportabile ovunque, tanto più su un campo di calcio…su qualunque campo di calcio, a partire dagli stadi di #Roma, #Torino #Milano #Monza #Bergamo #Cremona #Verona #Udine #Genova #LaSpezia #Bologna #Sassuolo #Firenze #Empoli #Napoli #Salerno #Lecce #RISPETTO!”. E poi ancora: “La scritta RISPETTO su tutte le maglie “per testimoniare un impegno in campo e sugli spalti dei nostri stadi, ma non solo”, aggiungendo che “non si possono accettare i cori razzisti, tutti!!!”.
AGENZIA LUKAKU: “ROMELU MERITA DELLE SCUSE DALLA JUVE”
Romelu Lukaku e il caso razzismo, ci risiamo. Dopo il 2019 a Cagliari, un’altra brutta pagina di discriminazione è andato in scena, questa volta a Torino sponda Juventus, contro il centravanti belga, da anni seguito dall’agenzia Roc Nation Sports International. Il presidente società del cantante Jay-Z, Michael Yormark, attraverso un post su Instagram ha detto la propria manifestando il suo dissenso da atti simili: “Gli insulti razzisti rivolti a Romelu Lukaku dai tifosi della Juventus sono stati spregevoli e non possono essere accettati. Lukaku ha segnato un rigore nel finale di partita. Prima, durante e dopo il rigore è stato oggetto di insulti razzisti ostili e disgustosi. Romelu ha esultato allo stesso modo di quanto fatto in precedenza. Ma la risposta dell’arbitro è stata mostrargli un cartellino giallo. Romelu merita delle scuse da parte della Juventus e mi aspetto che la Lega condanni immediatamente il comportamenti di questo gruppo di tifosi della Juventus. Le autorità italiane devono sfruttare questa opportunità per affrontare il razzismo, piuttosto che punire la vittima dell’abuso. Sono certo che il mondo del calcio condivide lo stesso sentimento”.
Tornando nella Milano calcistica, il tecnico Simone Inzaghi si è espresso anche circa il parapiglia finale che è costato varie sanzioni sia sponda Juventus che Inter: “Ci saranno le immagini, speriamo che si possa togliere l’ammonizione a Lukaku per un’esultanza fraintesa come era capitato con Lookman. Il parapiglia finale non è stato bello da vedere e al momento l’unica cosa cui penso è che purtroppo ho perso Handanovic e Lukaku per il ritorno”. Infatti sono poi state rese note le sentenze sugli squalificati con una giornata a Lukaku per il cartellino rosso, tre a Cuadrado e una ad Handanovic per gli episodio post partita. Inoltre, è stata chiusa un turno per cori razzisti la curva sud dell’Allianz Stadium, quella del tifo bianconero.