Fermi in quarantena preventiva dopo la riscontrata positività al coronavirus dello juventino Daniele Rugani, anche per i giocatori dell’Inter (che hanno affrontato la Juventus prima dello stop del 20 marzo) la vita in quarantena non è semplice e a raccontarcelo è Romelu Lukaku. Il bomber belga, in lunga chat con l’ex attaccante dell’Arsenal Ian Wright ha raccontato della sua profonda nostalgia degli affetti più vicini: “ Stavo per impazzire. Sono rinchiuso. Mi manca la quotidianità: stare con mia mamma, stare con mio figlio e mio fratello. Sto pensando a tutti. E’ un male, non puoi avere un contatto normale con gli esseri umani”. Parole certo in cui si riconoscono in molti, bloccati nel proprie case: uno sfogo che rende il campionissimo molto vicino ai tifosi e non solo. Pure lo stesso Lukaku aggiunge: “Bisogna stare attenti, potrebbe capitare di toccare qualcuno che ha il virus e poi tornare a casa. Mia mamma ha il diabete, quindi non posso nemmeno andare a casa e toccarla”.



ROMELU LUKAKU: QUESTO MOMENTO MI RICORDA LA MIA INFANZIA

Nella lunga chiacchierata tra Lukaku e Wright pure vi è spazio per una lunga confessione da parte dell’attaccante belga, che prima di diventare il campionissimo che è oggi, alla corte dell’Inter di Antonio Conte, pure ha vissuto un’infanzia davvero difficile. Lo stesso Romelu Lukaku, parlando all’amico ha raccontato a tutti i tifosi: “Ora inizi ad apprezzare quello che hai. Sono un ragazzo fortunato. Tu  conosci il mio passato: questi giorni mi stanno riportando indietro a quando ero bambino”. Parole dunque molto toccanti che hanno subito spinto i tifosi nerazzurri e i suoi fan a inviargli parecchi messaggi di vicinanza e simpatia.

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