Alexander Lukashenko ha annunciato che la Russia ha iniziato a trasferire armi nucleari al suo alleato Bielorussia: già a marzo Vladimir Putin aveva annunciato l’intenzione di trasferirle. “Il trasferimento di munizioni nucleari è iniziato”, ha spiegato il leader bielorusso in un video ufficiale, aggiungendo che era “possibile” che le armi fossero già nel suo Paese. Le parole del presidente arrivano dopo quelle del ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, che citato dall’agenzia Interfax aveva parlato del fatto che alcune armi nucleari russe non strategiche fossero in fase di dispiegamento in Bielorussia.
“Una guerra non dichiarata condotta dai paesi occidentali è stata scatenata contro Mosca e Minsk” ha detto Shoigu. Secondo il ministro, i due Paesi sono stati costretti a prendere contro-misure. Shoigu ha poi alzato la voce contro la Nato: “Oggi stiamo resistendo insieme all’Occidente collettivo, che sta conducendo una guerra essenzialmente non dichiarata contro i nostri paesi. L’attività militare della Nato ha acquisito la direzione più aggressiva”. Come spiegato ancora dal Ministro, anche se le armi nucleari si trovano in territorio bielorusso, la decisione su un eventuale utilizzo spetta a Mosca.
I ministri della difesa firmano l’accordo
L’accordo tra Russia e Bielorussia stabilisce la procedura per la conservazione delle armi nucleari russe in uno speciale impianto di stoccaggio nel territorio bielorusso. Secondo il ministro Shoigu, le misure stabilite dai due Paesi nell’intesa firmata “rispettano tutti gli obblighi legali internazionali esistenti”. La mossa arriva in risposta alle operazioni Nato nella regione. Minsk ha spiegato che “I ministri della difesa hanno anche discusso della situazione politico-militare e della cooperazione tecnico-militare tra i ministeri della difesa“.
Come spiegato ancora dal ministro della Difesa russo Shoigu, “in futuro potranno essere prese ulteriori misure per garantire la sicurezza dello stato dell’unione fra Russia e Bielorussia“. Dunque non sono da escludere nuovi accordi tra le Nazioni. Nei giorni scorsi, il presidente bielorusso Lukashenko è tornato anche sulla sua presunta malattia: dopo la parata del 9 maggio a Mosca, infatti, non è stato bene. “Se qualcuno pensa che io stia per morire, si dia una calmata. Ho avuto un adenovirus. Non morirò, dovrete soffrire con me” ha spiegato il leader bielorusso.