L’INVETTIVA DI LULA CONTRO IL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU: “FANNO LORO LA GUERRA”
«Chi dovrebbe garantire la pace, fa la guerra senza parlarne»: lo ha detto il Presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva nella sua prima conferenza stampa dall’Angola dove si trova in visita ufficiale direttamente dopo il vertice BRICS in Sudafrica. Dopo aver attaccato duramente l’Occidente e la Nato negli scorsi giorni, oggi è sul tema della guerra in Ucraina che Lula affonda il colpo tirando in ballo però questa volta l’intero Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
«Le Nazioni Unite del 2023 sono lungi dall’avere la stessa credibilità di quella del 1945 (quando furono fondate, ndr). Il Consiglio di Sicurezza, che dovrebbe essere a favore della pace e della tranquillità, è il Consiglio che fa la guerra», attacca il n.1 brasiliano che con la scommessa del gruppo BRICS intende costruire un’alleanza strategica alternativa al G7. «La Russia invade l’Ucraina, gli USA invadono l’Iraq… Sono i paesi del Consiglio di Sicurezza che fanno la guerra e quelli che vendono armi sono i paesi del sistema di sicurezza», rileva ancora Lula nella lunga conferenza stampa.
LA GUERRA IN UCRAINA, L’ONU E LE RICHIESTE DI BRASILE, GIAPPONE, INDIA E GERMANIA
Sempre nel corso del suo intervento dall’Angola, Lula ha voluto ricordare come di recente tanto il Brasile quanto India, Germania e Giappone abbiamo espresso intenzioni chiare sulla volontà di ottenere seggi permanenti nel Consiglio di Sicurezza (che oggi spettano invece solo a Russia, Cina, Uk, Usa e Francia). «La Cina e gli Stati Uniti non hanno mai sostenuto chiaramente le candidature di questi paesi. I cinesi, a causa del Giappone, e gli Usa non hanno mai detto sì o no», dichiara il Presidente brasiliano.
Secondo Lula i grandi in Consiglio ONU, gli stessi che vengono accusati di essere responsabili della guerra in Ucraina e negli altri conflitti internazionali, «Non vogliono che entriamo. Invece combattiamoli per entrare. Non dobbiamo aver paura di fare cose utopistiche. Il mondo ha bisogno di un po’ di utopia, di credere che l’amore possa superare l’odio». Già lo scorso 3 agosto, parlando dal Brasile, Lula aveva sottolineato come le Nazioni Unite abbiano una forte responsabilità nel dramma del conflitto in Ucraina: «Questo conflitto, se fosse stato discusso nel Consiglio di sicurezza, sarebbe stato preso sul serio e, se il Consiglio di sicurezza si fosse comportato come un governo globale, rispettando l’insieme dei paesi del mondo, saremmo potuti giungere alla conclusione che non ci sarebbe dovuta essere la guerra».