Lula è volato martedì in Cina per “rafforzare le relazioni” con quello che è il suo primo partner commerciale, in una visita di tre giorni nel mezzo. L’incontro, inizialmente previsto per fine marzo ma annullato a causa della polmonite del presidente brasiliano, è stato riprogrammato proprio a metà aprile. Il summit arriva dopo anni di gelo tra i due Paesi nel periodo in cui il Brasile è stato sotto la guida di Jair Bolsonaro. Dopo l’arrivo a Shanghai, il presidente ha incontrato a cena venerdì sera a Pechino Xi Jinping. In Cina, però, incontrerà anche il premier Li Qiang e il presidente del Congresso del popolo Zhao Leji.



L’obiettivo del presidente cinese è quello di rafforzare l’influenza geopolitica ed economica della Cina in America Latina. Come sottolinea Le Figaro, Leticia Simoes, specialista della Cina presso l’Istituto di Studi Strategici di Rio de Janeiro, ha spiegato: “La Cina vede il Brasile come un leader regionale in America Latina e anche nel ‘Global South’, che ancora una volta sta cercando di porsi al centro dei dibattiti internazionali”.



I temi discussi tra Lula e la Cina

Lula, in Cina, è volato anche per parlare della strategia da adottare in l’Ucraina, con una proposta di pace incentrata sulla creazione di un “gruppo di paesi mediatori” guidato dalla Cina. Lo stesso presidente brasiliano ha proposto che l’Ucraina rinunci alla Crimea, annessa dalla Russia nel 2014, in cambio della pace. Proposta che Kiev ha però declinato. Il capo del governo brasiliano ha già incontrato nei mesi scorsi anche l’Argentina e gli Stati Uniti. Con Joe Biden l’incontro è stato a febbraio a Washington.

“La Cina è oggi un partner essenziale per Brasile e America Latina. Vogliamo rafforzare questo rapporto, che si è indebolito”, ha detto alla vigilia della partenza il presidente brasiliano. Il commercio tra i due Paesi ha raggiunto i 152 miliardi di dollari nel 2022, mentre gli affari con gli Stati Uniti sono fermi a 89 miliardi. “Il governo Lula cerca di correggere il suo rapporto asimmetrico con la Cina. Cerca non solo di aumentare, ma anche di cambiare la qualità delle sue esportazioni”, spiega Guilherme Casarões, professore alla Fondazione Getulio Vargas di San Paolo. Tra i due Paesi è prevista la firma di una ventina di accordi bilaterali, tra cui la costruzione di un nuovo satellite per l’osservazione della Terra. Mentre la Cina si interessa al Brasile, “Per gli Stati Uniti, il Paese e l’America Latina non sono priorità, non hanno grandi progetti o apporti significativi di risorse. Questo ha creato un vuoto, che la Cina sta colmando a suo vantaggio”, sottolinea Fernanda Magnotta.