Luiz Inacio Lula da Silva, presidente del Brasile, si trova attualmente in Cina per incontrare il presidente Xi Jinping. Alla fine della visita si è anche lasciato andare ad un ragionamento sulla guerra in Ucraina, puntando il dito contro l’America e sostenendo che solo con l’aiuto di Cina e Brasile, che conservano i rapporti con Mosca, si può porre fine al conflitto. Nel suo viaggio cinese Lula ha firmato 15 intese strategiche con circa un centinaio di leader locali, e si sta dirigendo ora negli Emirati Arabi Uniti dove tenderà a portarsi a casa altri accordi ed investimenti, per migliorare la posizione internazionale del Brasile.
Lula: “Gli USA smettano di incoraggiare la guerra”
Insomma, dopo il suo incontro con il presidente della Cina, Lula parlando con i giornalisti ha commentato anche la guerra in Ucraina. Sostiene che, attualmente, la cosa più importante è che “gli USA smettano di incoraggiare la guerra e inizino a parlare di pace”, con anche l’aiuto dell’Unione Europea, “in modo da convincere Putin e Zelensky che la pace interessa a tutti e che la guerra per il momento interessa solo a loro”.
Secondo Lula, infatti, sia la Russia che l’Ucraina “hanno difficoltà a prendere decisioni” e pertanto “è necessario che i Paesi terzi che mantengono buone relazioni con entrambi” lavorino al fine di raggiungere la pace. In particolare, Brasile e Cina sono pronte a mettersi in gioco, ma occorre che vi sia anche la volontà di tutte le parti interessate nel conflitto. “La Cina”, ha spiegato, “ha un ruolo molto importante, forse il più importante. Ma un altro ruolo importante è quello degli Stati Uniti” che, tra le altre cose, secondo Lula, dovrebbero “smettere di inviare armi“. Nel suo intervento ha anche rilanciato l’idea di un club di Paesi, di cui aveva già parlato con Francia, Germania e Stati Uniti, “disposti a trovare un modo per raggiungere la pace” perché “sono chi non difende la guerra può creare una commissione di Paesi e porvi fine”.